Il presidente Calamai visita il cantiere della Scuola di Legno
Nella giornata di ieri il presidente della Provincia Simone Calamai ha visitato il cantiere della “Scuola di legno”, il nuovo plesso che sorgerà all’interno del Polo scolastico di San Giusto.
Al piano terra sarà presente un ampio ingresso con altezza a doppio volume, la portineria, dotata di un servizio igienico, e cinque aule di 50 mq per le attività ordinarie. Saranno inoltre presenti un’aula morbida per i ragazzi disabili e un blocco bagni. I due piani saranno collegati sia da una scala, al di sotto della quale è previsto un locale per apparecchiature antincendio e un locale tecnico, sia da un ascensore e da una scala di emergenza.
Al piano superiore si troveranno le restanti cinque aule, con le medesime superfici di quelle al piano inferiore, la sala insegnanti con archivio e un servizio igienico.
L’edificio si sviluppa su una pianta rettangolare che copre 600 mq, con una lunghezza di circa 35 m sul lato lungo e 17,5 m sul lato corto, per un’altezza di circa 9 metri. Il progetto punta a mettersi in relazione con il tessuto produttivo e industriale che caratterizza la città di Prato.
La nuova scuola verrà realizzata completamente in legno, fatto salvo per le fondamenta in cemento armato e alcune parti in carpenteria metallica. Saranno presenti un impianto fotovoltaico e pompe di calore ad alta efficienza. Nella parte esterna dell’edificio, in cui si è cercato di mantenere quante più specie arboree possibili, sarà realizzata una piazza con aiuole e sedute.
L’intervento verrà finanziato con fondi provinciali, per un totale di 2.400.000 euro. La ditta appaltatrice è il Raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) “E.CO.RES. S.R.L – GREENWOOD S.R.L”.
“Un cantiere importante, anche dal punto di vista economico, che sta andando avanti nel rispetto della sicurezza sul lavoro. - ha dichiarato il presidente Calamai - La realizzazione di questa scuola in tempi più veloci possibili significa dare respiro a quella che è un’esigenza delle scuole superiori della Provincia di Prato, ovvero la necessità di nuovi spazi per la didattica. Questo è inoltre un luogo pensato per una didattica innovativa e un edificio che garantirà un elevato comfort agli studenti e a tutti quelli che lo vivranno”.