Polizia Provinciale: il censimento annuale degli uccelli acquatici nelle aree umide del territorio pratese
Il Corpo di Polizia provinciale, in collaborazione con i volontari del Centro Ornitologico Toscano, ha realizzato l’annuale censimento degli uccelli acquatici presenti nelle aree umide della Provincia di Prato – laghi di caccia e non, casse d’espansione dei fiumi e altre aree allagate – nonché nei principali tratti fluviali. In totale, sono stati censiti 1312 unità nelle aree umide, 522 lungo il fiume Bisenzio nel tratto della città Prato e 225 nei dormitori ovvero zone dove gli uccelli si raggruppano per passare la notte, mentre sono 20 le specie selvatiche, principalmente acquatici e ardeidi. Un numero elevato se si considera l’estensione per chilometro quadrato del territorio pratese, ma l’aspetto morfologico e il lavoro di accoglienza degli enti preposti, ha favorito lo stanziamento e le migrazioni di questi gruppi di volatili. Comunemente, non è raro vedere stormi di uccelli che volano in formazioni a cuneo in grandi gruppi, oppure in piccoli gruppi con schieramenti casuali, rimane il fatto che gli ambienti del territorio pratese sono favorevoli per l’adattamento anche di specie più rare da individuare. Anche se la specie censita è di una sola unità, come nel caso dello Svasso maggiore, dalla Cicogna e del Porciglione, non mancano gruppo numerosi come Germano reale o Germano domestico, Ibis Sacro, Airone Guardabuoi o Beccaccino.
«Addentrandosi nello specifico – dichiara il Comandante della Polizia Provinciale Michele Pellegrini - sono tanti gli aspetti interessanti da approfondire, per esempio riguardo i riti di riproduzione, che includono il cambio di piumaggio in una vera livrea nuziale o nella caratteristica giarrettiera della Gallinella oppure nello schieramento difensivo individuale o di gruppo, per allontanare predatori o rivali o allo stesso tempo nel procurarsi il cibo per il sostentamento giornaliero o la crescita dei piccoli. Anche la denominazione di alcuni volatili come il Mestolone, il Tuffetto o il già citato Porciglione, instaurano un elemento crescente di empatia e consapevolezza verso l’ambiente, in un epoca nella quale, la sua cura è diventata una priorità»