78° anniversario della Festa della Repubblica: la celebrazione in Piazza delle Carceri
Questa mattina il presidente della Provincia di Prato, insieme alle istituzioni del territorio e i rappresentanti delle Forze Armate, ha preso parte in Piazza delle Carceri alla celebrazione in occasione del 78° anniversario della Repubblica Italiana.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani e, per la prima volta, le italiane, furono chiamati a votare per decidere il futuro della Nazione: nacque così la Repubblica Italiana.
La commemorazione ha avuto inizio con il passaggio in rassegna dei Reparti, a cui ha fatto seguito la cerimonia dell’Alzabandiera, sulle note dell’Inno di Mameli, eseguite dalla banda dell’Associazione Nazionale Finanzieri, e la deposizione della corono di alloro al Monumento ai Caduti, da parte del presidente della Provincia di Prato, la Prefetta Michela Savina La Iacona e il sindaco del Comune di Prato.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la parola è passata ai i giovani e giovanissimi, con le riflessioni degli alunni della 5°D della scuola primaria Carlo Alberto Dalla Chiesa e degli studenti della 3°A dell’Istituto superiore Guglielmo Marconi, ispirate ai principi della Costituzione.
Giorgia, studentessa dell’Istituto Marconi, facendosi portavoce della sua classe, ha messo in luce l’importanza dell’articolo 139, l’ultimo articolo della nostra Costituzione, che sancisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale. “L’articolo è un imperativo rigoroso a tutela della non modificabilità della forma repubblicana. Repubblica è una parola santuario che custodisce il suo valore con sacralità – ha dichiarato Giorgia - perché la nostra Repubblica è stata una conquista voluta e sofferta. L’articolo 139 è un sigillo prezioso.”
Il presidente della Provincia di Prato ha infine consegnato l’attestato di onoreficenza “Al merito della Repubblica Italiana”, conferita dal Presidente della Repubblica, ad Amerigo Giuseppucci, personaggio di spicco della realtà locale, cultore della Provincia di Prato, giornalista e scrittore, che fu segretario generale della Cassa di Risparmio di Prato, Direttore del Centro studi della stessa e componente della Commissione per la costituzione della Provincia di Prato.
Come sottolineato dal presidente della Provincia di Prato il 2 giugno rappresenta una data storica, di grandissima importanza per il nostro Paese, che, dopo le barbarie nazi-fasciste e l’orrore della seconda guerra mondiale, ha permesso di fondare la nostra Repubblica sui valori della Carta Costituzionale: democrazia, libertà, pace, solidarietà, uguaglianza. Valori straordinari e fondamentali per una società giusta ed è dunque dovere dei rappresentanti delle istituzioni continuare a promuoverli. Come evidenziato dal presidente, solo portando avanti i principi ed i valori della Costituzione sarà possibile coltivare una società migliore, nell'interesse di tutti, ma soprattutto delle fasce più deboli della popolazione.
La cerimonia si è conclusa con il dispiegamento del vessillo tricolore dalle mura del Castello dell’Imperatore, a cura del Vigili del Fuoco di Prato.