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Storia

La Provincia di Prato è un ente giovane, istituito il 16 aprile 1992. Il primo presidente e il primo Consiglio vennero eletti nel 1995, ma le aspirazioni a una maggiore autonomia amministrativa hanno origini lontane e si fondano da un lato sulle tradizioni storiche di una città che fu una repubblica comunale, dall'altro sulle crescenti necessità di un centro in progressivo sviluppo demografico ed economico.

Oggi la provincia di Prato, tra le più piccole d’Italia, si compone di sette comuni: Prato (capoluogo), Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano e Vernio.

Lo stemma della Provincia di Prato, adottato ufficialmente nel 1995, Stemma provincia di Pratoriproduce l’effigie di un cavaliere armato di scudo e alabarda con il cavallo ricoperto di gualdrappa disseminata di fiordalisi d’oro. È l’insegna araldica della Repubblica di Prato fino dall’anno 1350 ricavata da una miniatura contenuta nel codice miniato “Regia Carmina” di Convenevole da Prato, libro figurato di poesie in latino scritto in onore di Roberto d’Angiò, re di Sicilia e di Gerusalemme, nel primo decennio del 1300 circa e adesso conservato al British Museum di Londra. Un manoscritto dal forte valore simbolico per la Provincia di Prato e testimonianza importante del nostro passato.

Il cavaliere è inserito al centro, accompagnato da sette monete d’oro (bisanti) collocate in due spazi diversi che rappresentano i sette Comuni pratesi.

 

dsds

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