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SCHEDE SPECIE BOTANICHE SUDDIVISE PER FAMIGLIA (descrizione, distribuzione sul territorio e foto)

                             PREMESSA ALL’ELENCO FLORISTICO

 

L’elenco delle specie vegetali della provincia di Prato verrà elaborato sulla scorta di tutti i dati bibliografici desunti dai lavori di cui abbiamo parlato in “Esplorazioni floristiche del territorio pratese” con l’aggiunta di ulteriori notizie ricavate da altre fonti, quali quelle presenti su Wikiplantbase#Toscana ed in articoli vari anche non direttamente collegati al nostro territorio.

Vi appariranno inoltre le nuove ed originali segnalazioni degli Autori ancora non pubblicate; esse riguarderanno in particolare le aree urbanizzate, quelle di pianura e l’Appennino principale pratese, quelle aree cioè che non sono state finora oggetto di studi specifici o esaurienti.

L’elenco delle entità vegetali presenti sul nostro territorio sarà organizzato per Famiglie seguendo l’ordine alfabetico, e così anche per i Generi all’interno delle Famiglie e delle specie all’interno dei Generi (*).

Verrà data una breve descrizione di ogni Famiglia e di ogni Genere trattato, con eventuali particolarità e/o curiosità che li riguardano.

Le singole specie saranno indicate:
con la propria denominazione scientifica latina (ovvero nome del genere seguito dall’aggettivo specifico ed eventualmente sottospecifico, nome del o degli Autori che la hanno descritta o revisionata);

il nome volgare con cui per lo più si indica in Italia;

la forma biologica e l’elemento geografico di pertinenza ricavate, salvo eccezioni, da Pignatti 2017-2018;

il periodo di fioritura (numeri latini corrispondenti ai vari mesi dell’anno);

il tasso di diffusione della specie sul nostro territorio (rara, comune, ecc.);

la descrizione morfologica, cercando sinteticamente di elencare i caratteri più rappresentativi per un più facile riconoscimento; inoltre, eventualmente, come differenziarla da specie affini;

l'"habitat", ovvero gli ambienti in cui vegeta più comunemente la pianta;

la "Distribuzione sul territorio", aree geografiche ed amministrative in cui la pianta è stato ritrovata all’interno della provincia di Prato; queste aree verranno organizzate secondo il criterio descritto nel capitolo “Esplorazioni floristiche e suddivisione del territorio”; a ciascun territorio faranno seguito le indicazioni bibliografici correlate e/o gli eventuali “nuovi ritrovamenti” non ancora pubblicati.

In alcuni casi vi sarà anche un PS o un NB in cui saranno espresse curiosità o comunque specificazioni ulteriori riguardo alla specie in questione

 

Accade di frequente negli studi botanici che una pianta denominata inizialmente in un dato modo subisca una o molte variazioni nomenclaturali; quelle utilizzate in questo lavoro sono le ultime accreditate alla data di pubblicazione. Quando un Autore da noi citato ha denominato una specie con un nome diverso dal nostro, questo verrà indicato tra parentesi e preceduto dalla scritta “sub” (che sta per “sotto il nome di”).

Biagioli & al. 1999 hanno indicato molte specie con il nome italiano; Fiori 1914 e Maugini 1946 non hanno riportato, dopo la denominazione latina, il nome degli autori.

Gestri, Peruzzi nel loro lavoro del 2013 sul Monte Le Coste e Poggio alle Croci indicano anche il substrato di crescita delle varie specie, che verrà anche qui riportato così sintetizzato: C (calcare), S (substrato siliceo).

Con Nuovi ritrovamenti, come si diceva, saranno indicati le nuove segnalazioni non pubblicate dell’Autore, di esse si citerà la localizzazione, fra parentesi l’anno del ritrovamento ed il comune di appartenenza.

Delle specie rare, anche quelle ricavate dalla bibliografia, verrà indicata la o le localizzazioni precise.

 IMMAGINI FOTOGRAFICHE

Le foto delle specie sono inserite in numero di 1 o 2 al di sopra del nome delle entità che raffigurano. Per la maggior parte esse sono state realizzate dagli autori di questo lavoro. A volte saranno utilizzate le foto di alcuni amici (in particolare del prof. Lorenzo Peruzzi di Empoli, Brunello Pierini di Pisa, Mario Ziletti di Brescia ecc.) o tratte, previa autorizzazione, dal sito di Acta Plantarum (foto di U. Ferrando, G. Frangini, E. Romani ecc.), o ancora da riproduzioni di fogli d’erbario presenti a Pisa.

 

ABBREVIAZIONI (LEGENDA):

? prima della denominazione della specie = dubbia presenza nel territorio.

?? prima della denominazione della specie = errata determinazione o molto dubbia presenza sul territorio.

ex prima della denominazione della specie = scomparsa dal territorio.

 

Per la descrizione delle varie specie e per i caratteri distintivi principali sono state consultate diverse flore in particolare ricordo (per la citazione completa vedi bibliografia): Coste H. 1937, Fiori A. 1925-29, Fournier 1946, Pignatti S. 1982 e 2017-2018, Tison & de Foucault 2014, Tutin & al. 1966-1976 e 1993, Zangheri P. 1976.

 

NB: a parte rare eccezioni non verranno riportate, per non appesantire il lavoro con inutili ripetizioni, le voci bibliografiche (vedi sotto) nelle quali si indicano esclusivamente (o quasi) dati ricavati da altre fonti precedenti e quindi già considerate nel nostro elenco. Così faremo anche quando le entità indicate non riportano la localizzazione del ritrovamento, il campione d’erbario o comunque un’esatta indicazione dell’Autore che le ha osservate e/o segnalate.

Fra questi lavori cito:

-Pozzi D., Compiani S. 1998. Quadro conoscitivo. 7 Analisi delle aree Agro-Forestali. Primo elenco florstico della provincia di Prato. Provincia di Prato, piano territoriale di coordinamento. Prima conferenza di programmazione.

-Ricceri C. 1998. Flora e Vegetazione. In: Vallerini L.: Area protetta del Monteferrato. Studi, Ricerche e Piani. Provincia di Prato, Comune di Montemurlo, Comune di Prato e Comune di Vaiano: 53-82. Studio Ed. Fiorentino

- Ricceri C. 2013. Prodromo della Flora della Provincia di Prato. Inform.Bot.Ital., 45 (2): 233-298.

Anche per quanto riguarda la recente “Flora Analitica della Toscana” di P.V. Arrigoni, la quasi totalità delle indicazioni per il territorio pratese sono estrapolate dalla bibliografia già qui riportata.

(*) Gli esseri viventi (e non solo) per poter essere riconosciuti e denominati univocamente sono stati organizzati dalla scienza in categorie gerarchicamente sempre più ridotte (dal Regno alla specie per limitarsi alle più importanti). Nella classificazione linneana (quella classica) i vari livelli di raggruppamenti gerarchici sono fondati sulla somiglianza morfologica soprattutto degli apparati riproduttori, attualmente invece sta prevalendo, con le nuove acquisizioni della genetica, la così detta tassonomia cladista che si basa sul livello di parentela fra esseri viventi, ovvero sulla distanza dall’ultimo progenitore comune. Qui prenderemo in considerazione solo le ultime categorie sistematiche e, come risulterà dalla consultazione della lista floristica, Famiglie e Generi non saranno a volte completamente definibili sulla scorta esclusiva della loro morfologia.

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