Amaryllidaceae
FAMIGLIA Amaryllidaceae
La Famiglia ha distribuzione subcosmopolita. Si tratta di piante erbacee monocotiledoni, a radice bulbosa o rizomatosa, di cui si contano nel mondo circa 600 specie raggruppate in una novantina di generi.
Hanno foglie tutte radicali, allungate, per lo più sottili e guainanti la base dello scapo; i fiori, ermafroditi, sono spesso assai appariscenti e formati da 6 tepali bianchi, gialli o rosati; si inseriscono all’apice dello scapo, solitari e più spesso riuniti in infiorescenze a racemo o ombrella, alla cui base può trovarsi una spata membranacea a 1 o 2 valve; in talune specie è presente una paracorolla.
PS: si tratta di piante che vengono spesso utilizzate nei giardini a scopo ornamentale o coltivate per fini alimentari (aglio, cipolla ecc.).
Il genere Allium
è costituito da piante erbacee (ca. 700 specie a distribuzione olartica) bulbose, dotate (quasi tutte) del caratteristico odore legato alla presenza di un composto solfureo chiamato allicina; le foglie sono tutte radicali; i fiori sono costituiti da un perianzio a 6 segmenti uguali e uninervi; sono riuniti in infiorescenze terminali a ombrella semplice (spesso bulbillifere o addirittura con fiori sostituiti completamente da bulbilli).
PS: tutti gli agli sono commestibili ed hanno proprietà fitoterapiche varie, in particolare posseggono azione battericida, aumentano le resistenze immunitarie dell’organismo, riducono la pressione arteriosa, hanno azione antiaggregante piastrinica ed ipolipemizzante.
-Allium amethystinum Tausch. AGLIO AMETISTINO
G bulb – E-Medit. - V-VII – Raro.
Erbacea bulbosa, a fusto eretto, alta 50-100 cm; le foglie sono carenato-trigone, fistolose e spesso dentellate al margine; l'infiorescenza, senza bulbilli, è ovoide e lunga fino a 5 cm; la spata, caduca, ha 1 sola valva; i filamenti sono tricuspidati e più lunghi dei tepali.
Habitat: incolti, margine campi e boschi.
Presenza nel Pratese:
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri, Peruzzi 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: P. Castiglione (Prato).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: P. a Caino, Carmignano.
- Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (C): sopra Cerreto (Prato).
NB: è abbastanza raro in Toscana. I suoi fiori sono di un bel colore “ametistino”, ovvero violetti del colore dell’ametista.
Allium ampeloprasum var. holmenese Asch. et Graebn. (AGLIONE)
Allium ampelorasum L. var. porrum (L.) J. Gay
-Allium ampeloprasum L. PORRO
G bulb – Coltivato (sfuggito alla coltivazione) di origine dalle coste mediterranee – IV-VI – Rarissimo.
Erbacea a odore e sapore caratteristico (ricorda l’aglio sativo) a foglie verdi, allungate e allargate (5-20 cm) e un po’ carenate almeno in basso, fittamente sovrapposte intorno allo scapo; i piccoli fiori a 6 tepali di colore verde-biancastro sono riunti numerosi e fitti in ampia infiorescenza terminale sferica.
Habitat: incolti e campi.
Presenza nel Pratese:
- Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: sotto Migliana (sfuggito alla coltivazione, nella var. holmennse) (2024) (Cantagallo).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: “Sfuggito alla coltivazione (?): sotto la Rocca di Carmignano e fra Serra e Montiloni”
Ovviamente si trova anche in molti orti essendo il porro frequentemente coltivato in Toscana.
Curiosità: anche il così detto “aglione”, che sta avendo un grande successo nelle tavole degli italiani, appartiene a questa specie; si tratta della varietà holmenese Asch. et Graebn. contrapposta alla varietà porrum (L.) J. Gay, ma ne esistono anche altre: sembra che la specie sia formata da almeno 4 gruppi genetici.
-Allium coloratum Spreng. (Allium carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens) AGLIO GRAZIOSO
G bulb – Medit. Mont. - VI-IX – Comune localmente.
Erbacea a bulbo di ca. 1 cm, ricoperto da tuniche membranose; il fusto è eretto di altezza compresa fra 20 e 60 cm; le foglie sono sottili (2-3 mm di diam.) e in numero di 2-4; la spata ha due valve che si allungano in sottili appendici a margine dell’infiorescenza ad ombrella ampia, i cui fiori esterni sono rivolti in fuori e in basso; i piccoli fiori sono costituiti da 6 tepali di colore roseo-porporino con gli stami che sporgono dal perigonio.
Habitat: zone aride, aperte e pietrose (anche su serpentino).
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Gestri 2009 (sub A. carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens) e Gestri & Peruzzi 2016: Vaiano.
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: Quercia dei Termini, presso Fattoria di Javello (2021) (Montemurlo).
- Monteferrato: Caruel 1860-64 (sub A. pulchellum G. Don β bulbiferum Bicch.); Fiori 1914 (sub A. pulchellum); Messeri 1936 (sub A. pulchellum G. Don); Arrigoni & al. 1983 (A. carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens); Biagioli & al. 2002 (sub A. carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens): diffuso particolarmente alla Gretaia (Montemurlo) e lungo la Bardena, vers. E M.Mezzano (Prato) .
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Aglio grazioso): AMPIL Monteferrato.
- Pianura: nuovi ritrovamenti: sulle sponde del Bardena lungo la ciclabile di Galcetello (2021).
- Poggio Alto: Gestri & Peruzzi 2013b (S), rarissimo.
NB: molto comune solo sul Monteferrato.
-Allium longispatum Rodouté AGLIO A LUNGA SPATA
G bulb – Paleotemp. - V-VIII – Raro.
Erbacea a bulbi di ca. 1-2 cm di diametro, ricoperti da guaine membranacee; si presenta a fusto eretto e alto 30-80 cm; le foglie sono fistolose e abbastanza sottili; l’infiorescenza è costituita da numerosi fiori, i centrali rivolti in alto, gli altri all’esterno ed in basso, essi hanno peduncoli lunghi e disuguali (da 1 a 7 cm), ma inferiori alla lunghezza delle due spate della valva (larga e ben evidente in basso) che si allungano in maniera diversa fra loro anche fino a 18 cm; i fiori hanno perigonio a 6 segmenti acuti e giallo-rosso-verdastri, con stami inclusi.
Habitat: incolti, radure.
Presenza nel Pratese:
- Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: sopra la Fattoria di Javello (2018) (Montemurlo).
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: Vaiano.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: P. a Caino, Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002 (sub A. paniculatum L.): “una sola pianta sull’argine del Bardena al parco di Galceti, non su serpentino” (Prato).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S)
- Pianura: nuovi ritrovamenti: via del Gorello a Galcetello (Prato) (2008) e via E. Berlinguer a Montemurlo (2017).
-Allium neapolitanum Cirillo AGLIO BIANCO NAPOLETANO
G bulb – Medit. - IV-VI – Comune localmente.
Bulbosa a fusto eretto, alto 30-60 cm e che presenta in sezione 2 angoli acuti ed uno ottuso; le 2-3 foglie inferiori inguainano lo scapo in basso, sono glabre, piane e carenate; la spata, univalva, è più breve dei peduncoli dei fiori, bianchi, a coppa, a tepali lunghi 10-12 mm, che vanno a costituire un’infiorescenza lassa ed emisferica del diametro di 5-9 cm; gli stami hanno antere verdi e sono più brevi dei tepali.
Habitat: oliveti, margini stradali e di campo.
Presenza nel Pratese:
Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Filettole (Prato).
Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: assai comune e abbondante sulla strada per la Rocca.
Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e P. a Caiano.
Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b: Natreta.
N.B.: si tratta di una specie in espansione (almeno nel nostro territorio ed in quelli vicini).
-Allium nigrum L. AGLIO MAGGIORE
G bulb – Medit. - III-V – Raro.
E’ l’aglio spontaneo più robusto e di dimensioni maggiori presente in Toscana; il fusto è tondeggiante di 3-5 cm di diametro; il fusto cilindrico è lungo fino a poco meno di 1 m; le 3-6 foglie sono più brevi dello scapo, larghe in basso andando a restingersi verso l’apice in una punta; la spata è a 2-4 valve acute in alto; i fiori sono costituiti da 6 tepali bianco-verdastri a nervatura mediana verde, mentre l’ovaio appare assai scuro (da cui il nome) e le antere gialle; l’infiorescenza è emisferica e assai densa a fiori lungamente pedicellati; gli stami sono più brevi dei tepali.
Habitat: incolti erbosi, campi.
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: sopra il cimitero Carteano (Vaiano).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e Poggio a Caiano.
- Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (C): Cerreto (Prato).
-Allium oleraceum L. AGLIO SELVATICO
G bulb – Eurasiat. - V-IX – Raro.
Erbacea glabra, a bulbo semplice e ovato, fusto cilindrico, non fistoloso, alto 30-80 cm; foglie glaucescenti, sottili (3-5 mm), canalicolate, scabre sulla pagina inferiore; spata a due valve ineguali ad apice acuto; fiori (5-7 mm) a perianzio campanulato con tepali ottusi, rosei, verdastri o brunastri, riuniti, non numerosi, a costituire un’ombrella lassa con molti bulbilli di forma allungata; i pochi fiori hanno pedicelli ineguali (lunghi fino a 3 cm) spesso incurvati; gli stami sono inferiori o uguaglianti il perianzio; frutto a capsula obvata.
Habitat: incolti, margini e radure boschive.
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Vaiano, Cantagallo.
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: presso Fattoria di Javello (2019) (Montemurlo).
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: zone marginali.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Aglio selvatico): AMPIL Monteferrato.
- Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S).
-Allium pallens L. AGLIO PALLIDO
G bulb – Medit. - V-VII – Rarissimo e localizzato.
Erbacea a bulbo ovoide con tunica fibrosa sfaldantesi; fusto cilindrico, robusto, alto 20-70 cm; foglie semicilindriche o cilindriche, strette in alto e avvolgenti lo scapo fino alla metà o più; spata a due valve disuguali (una più lunga dell’infiorescenza); fiori - a tepali bianco-rosati con nervatura mediana porporina o verdastra - che si riuniscono, con pedicelli di lunghezza poco diversa, in una infiorescenza compatta, sferica o quasi, di 1-4 cm di diametro; stami un po’ più corti del perigonio.
Habitat:luoghi erbosi e radure.
Presenza nel Pratese:
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Bacchereto (Carmignano) e Bonistallo (P. a Caiano).
- Poggio a Caiano: Caruel 1860-64 (sub A. pallens L. var. coppoleri Parl.)
NB: specie rara segnalata solo sul Montalbano nel Pratese.
-Allium pendulinum Ten. AGLIO PENDULO
G bulb – Medit.-occ. - IV-VI – Non comune.
Erbacea a piccolo bulbo ovato (fino ad 1 cm) non bulbillifero, fusto gracile a tre angoli acuti, 2 foglie piane (larghe 4-6 mm) che superano l’infiorescenza, valva a 2 spate più corte dei pedicelli che appaiono diseguali e arcuati; infiorescenza povera: 2-5 fiori relativamente grandi e bianchi con perianzio a tepali oblunghi, ottusi con 3 nervature verdastre; stami inclusi e stigma trifido.
Habitat: boschi e aree fresco-umide.
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Biagioli & al. 1999: pendici di Monte Cagnani (Vaiano); Gestri 2003: presso C. Lavacchio (Vaiano); Ricceri 2006; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Vaiano.
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: ricco popolamento presso il torrente Agna sopra Reticaia (2024).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
-Allium polyanthum Schult. & Schult.f. AGLIO A NUMEROSI FIORI
G bulb – SE-Europ. - V-VII – Localmente comune.
Erbacea abbastanza robusta (alta 30-80 cm); il bulbo di 1-2 cm è contornato da bulbilli; le foglie sono piane; la spata è univalva; l’infiorescenza si presenta sferica (diametro 3-8 cm) molto ricca e compatta con fiori, a tepali superiori a 4,4 mm li lunghezza e di colore roseo-porporino, posti su pedicelli ineguali; i filamenti degli stami sono pressoché lunghi come i tepali e gli interni sono tricuspidati.
Habitat: incolti, aree marginali, campi.
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Gestri 2009 (sub A. ampeloprasum L.) e Gestri & Peruzzi 2016: Pizzidimonte.
- Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a (sub A. porrum L. subsp. porrum): Carmignano, Poggio a Caiano.
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (sub A. porrum L. subsp. polyanthum (Schult. & Schult.f.) Jauzein & J.-M.Tison) (C/S).
- Monteferrato: Arrigoni & al. 1983 (sub A. ampeloprasum L.); Biagioli & al. 1999 (sub Porraccio) e Biagioli & al. 2002 (sub A. ampeloprasum L.): podere Ciabatti e zone limitrofe.
P.S.: è abbastanza comune e presente anche in zone di pianura o altre qui non considerate.
-Allium roseum L. AGLIO ROSEO
G bulb – Medit. - IV-VI – Comune.
Si caratterizza per i fiorellini di un bel colore rosa (a volte bianchi); spesso l'infiorescenza è bulbillifera. Erbacea alta 20-50 cm con bulbo a tunica perforata e accompagnato spesso da bulbilli; le foglie piane, dentellate al margine, avvolgono il fusto solo in basso; la spata a 2-4 lobi è più breve dell'infiorescenza; gli stami sono inclusi.
Habitat: margine coltivi, garighe, incolti.
Presenza nel Pratese:
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Cascine di Tavola: Stampi 1966 e Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Fiori 1914; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Cantagallo e Vaiano; oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: fra i Centopini e i Bifolchi (Prato).
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: comune sulla strada per la Rocca (2020).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e P. a Caiano.
- Monteferrato: Fiori 1914; Messeri 1936; Biagioli & al. 2002: non su serpentino (raro).
- Monte Le Coste e Poggio Alto: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: Galcetello e altrove (2021).
NB: si tratta di uno degli aglio più comuni e diffusi del nostro territorio.
-Allium sphaerocephalon L. subsp. sphaerocephalon AGLIO DELLE BISCE
G bulb – Paleotemp. - V-VIII – Localmente comune.
Pianta a bulbo ovato (0,5-2 cm), spesso accompagnato dalla presenza di bulbilli conici; il fusto è eretto, cilindrico, non fistoloso, alto 30-90 cm; le foglie appaiono semicilindriche, scanalate e in basso fistolose; fiori, molto numerosi, di un bel colore rosso-porporino e compatti nell'infiorescenza sferica quasi sempre priva di bulbilli; spata lunga 1-2 cm a 1-2 valve; stami un po' sporgenti con gli interni trifidi.
Habitat: zone aride e pietrose (anche su serpentino), garighe, vigneti.
Presenza nel Pratese:
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Cantagallo, Vaiano.
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub A. sphaerocephalum) e Gestri & Lazzeri 2021.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmiganao e P. a Caiano.
- Monteferrato: Fiori 1914, Messeri 1936 e Arrigoni & al. 1983 (tutti sub A. sphaerocephalum L.); Biagioli & al. 2002.
- Monte Le Coste e Poggio Alto: Gestri & Peruzzi 2013b (S).
-Allium triquetum L. AGLIO TRIQUETO (ovvero a forma di piramide)
G bulb – Medit.-occ. - II-IV – Raro.
Bulbo piccolo, oblungo, avvolto da guaine comuni bianche; scapo, alto 10-40 cm, trigono con tutti e tre gli angoli acuti; foglie (3-12 mm di laghezza) numerose, piane, con le inferiori più lunghe del fusto; spata a due valve, presto caduca; fiori a tepali bianchi con nervatura centrale verdastra, poco numerosi (3-15) sull’infiorescenza a peduncoli lunghi 1-4 cm e a maturità riflessi all’esterno e in basso.
Habitat: incolti con un certo grado di umidità e ombra (sottobosco, margini arbusteti ecc.)
Presenza nel Pratese:
- Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: sopra Vernio (rare piante) (2024).
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato: presso Canneto e sopra il cimitero di Carteano.
- Monteferrato: nuovi ritrovamenti: alle Fornaci di Figline.
- Monte Le Coste: nuovi ritrovamenti: Natreta (2021), S. Lucia ricco popolamento in incolto (2024) (Prato).
N.B.: questa specie sembra in forte espansione sul nostro territorio.
-Allium vineale L. AGLIO DELLE VIGNE
G bulb – Euro-Medit. - V-IX – Comune.
Erbacea probabilmente la più polimorfa del genere in Italia; è alta 30-80 cm, ha bulbo ovoide con numerosi bulbilli, fusto cilindrico, 2-3 foglie fistolose ed emicilindriche, lunghe circa come il fusto; la spata è univalve e con un evidente e caratteristico restringimento a lungo becco in alto; l’infiorescenza è quasi sempre composta da bulbilli che spesso sostituiscono del tutto i fiori, che, se presenti, hanno i tepali roseo-pallidi o bianco-verdastri con gli stami salienti.
Habitat: margine coltivi, vigneti, oliveti, incolti.
Presenza nel Pratese:
- Appennino principale pratese: Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti (comune): Alpe di Cavarzano, Montepiano, Gasperone (2021) (Vernio); M. della Scoperta e presso Tabernacolo di Gavigno (2024) (Cantagallo).
- Colline sopra Montemurlo: nuovi ritrovamenti: Quercia dei Termini pressi (2019) (Montemurlo).
- Calvana: Arrigoni, Bartolini 1997, Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Cantagallo e Vaiano.
- Cascine di Tavola: Stampi 1967; Gestri & Lazzeri 2021.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e P. a Caino.
- Monteferrato: Messeri 1936 (sub A.v. L. var. capsuliferum Koch); Biagioli & al. 2002: falde della Cassapanca.
- Monte Le Coste e Poggio Le Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: Galcetello, ciclabile sulle sponde Bardena (2018) (Prato).
Il genere Galanthus
conta poco meno di 20 specie distribuite in Europa e Asia occidentale. Le sue specie (erbacee perenni) si caratterizzano all’interno della Famiglia per l’ovario infero, l’infiorescenza uniflora, con i fiori penduli per flaccidità del peduncolo; i tepali sono liberi e gli interni smarginati e più brevi degli esterni.
-Galanthus nivalis L. BUCANEVE
G bulb – Europ. - I-IV – Localmente comune.
Erbacea glabra a bulbo ovoide, fusto cilindrico, alto da 10 a 25 cm; le due sole foglie presenti sono verde-grigiastre, piane, lineari (4-8 mm di larghezza), un po’ canalicolate e più corte del caule; il fiore a campana, lungo 2-2,5 cm, appare pendulo e solitario; ha i tepali bianchi, tre esterni più lunghi e tre interni assai più brevi (la metà), un po’ smarginati e macchiati di verde in alto; spata arcuata e membranosa al bordo, più lunga del peduncolo; il frutto è una capsula carnosa e triloculata.
Habitat: lungo i corsi d’acqua, ma anche in zone di sottobosco fresco-umide.
Presenza nel Pratese:
Appennino principale pratese: 1997: Montepiano (Somm. Herb.); Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; ABFRS02 e AFSVBR05: riserva Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; Gestri 2018: Appennino di Vernio e Cantagallo; nuovi ritrovamenti: sentiero da Luicciana a Le Barbe, Torrente Bagnolo sopra Montachello e sotto Massacorbi (2017), Massacorbi verso Javello, fonte del Prete (2018) (Montemurlo), Monte della Scoperta (2020) (Vernio).
- Calvana: Ricceri 2006; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Cantagallo e Vaiano.
- Colline di Montemurlo: Biagioli & al. 1999: lungo il torrente Bagnolo; Ricceri 2002 e Ricceri 2006: Bagnolo (Montemurlo).
- Montalbano: Giunti 2011: Rio dell’Acqua Calda; lago da pesca fra il maneggio di S. Giusto e Verghereto; Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: Bagnolo non su terreno ofiolitico.
- Localizzazioni generiche: Ricceri 2002 e Ricceri 2006: Monti a N di Prato.
NB: per un profano il bucaneve può essere confuso con il genere Leucojum (soprattutto con L. vernum L.), ma si differenzia facilmente per avere il nostro i tepali esterni ed interni ineguali come forma e dimensioni e due sole foglie invece di 3-6.
Questo fiore è molto conosciuto anche fra le persone non addentro alla materia botanica e nell’immaginario collettivo è la pianta che fiorisce in inverno, perforando anche un eventuale manto nevoso, quale araldo della rinascita della primavera.
Il genere Ipheion
comprende una ventina di specie S-americane. Le sue entità (erbacee perenni) si caratterizzano all’interno della Famiglia per l’ovario supero, le foglie tutte basali, l’infiorescenza uniflora con tepali saldati in basso per più del 30% della lunghezza, stami ca. uguali al tubo del perigonio.
-Ipheion uniflorum (Lindl.) Raf. STELLINA UNIFLORA
G bulb - Neofita a volte naturalizzata (altre occasionale) di orig. S-Americ. - II-III - Raro.
Erbacea a bulbi bianchi e ovati, i fusti sono sottili e alti da 10 a 30 cm, alternati alle lunghe foglie (più dei fusti) lineari e acute, larghe 4-10 mm e che pure originano tutte dal terreno; i fiori sono solitari (come dice anche l'epiteto specifico, rar. 2-3) al culmine dei cauli, avvolti da 2 spate membranacee; i tepali sono acuti, azzurri-violetti in alto e bianchi alla base, saldati a tubo in basso; la corolla ha un diametro di 2-4 cm; il frutto è una capsula deiscente.
Habitat: incolti sassosi.
- Monteferrato: Gestri in Peruzzi & al. 2024: Parco di Galceti all’estremità SE, in incolto erboso all’ombra di alti pini marittimi.
Il genere Leucojum
ha distribuzione mediterranea, in Italia, per Pignatti 2017, è costituito da 5 specie, ma alcune di queste hanno cambiato recentemente genere e praticamente adesso è limitato a 2 specie e 2 subspecie (una presente solo in Sardegna): le piante si caratterizzano per il bulbo avvolto in tuniche membranacee, 3-6 foglie nastriformi (5-15 mm di larghezza) e più brevi o uguaglianti il caule; i fiori sono bianchi, a 6 tepali ovati-oblunghi simili fra loro e un po’ salati in basso, ispessiti e macchiati di verde all’apice, con il perianzio a forma di campana; spata univalve; il frutto è una capsula ± piriforme-globosa.
-Leucojum aestivum L. subsp. aestivum CAMPANELLE MAGGIORI
G bulb – Europ.-Caucas. - II-V – Molto raro.
Erbacea perenne a grosso bulbo ovoidale, alta 30-60 cm; le foglie sono piane, alte come il fusto; i fiori, a 6 tepali bianchi, sono penduli (con peduncoli di diversa lunghezza e non flaccidi) e riuniti in ombrelle unilaterali in numero di 3-7, la lunghezza del perianzio si aggira su 14-18 mm. La specie successiva si diversifica per i fiori solitari e più grandi (perianzio lungo 20-25 mm).
Habitat: fossi e prati umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Cascine di Tavola: Stampi 1967; il ritrovamento del 2002 di Gestri (vedi sotto) è a margine del territorio delle Cascine; questa pianta non è stata più ritrovata, neppure da Gestri & Lazzeri 2021: probabilmente è estinta in loco.
- Pianura: Caruel 1860-64: a Poggio a Caiano; Gestri 2002 e Ricceri 2006: Castelnuovo.
PS: rappresentava uno dei fiori più belli del nostro territorio, infatti spesso è coltivato nei giardini.
-Leucojum vernum L. CAMAPANELLE DI PRIMAVERA
G bulb – S Europ. - I-III – Localmente a volte è rappresentato da moltissimi individui.
Erbacea a fusto trigono, alto 15-40 cm, 3-4 foglie nastriformi e ottuse, più brevi del caule; il fiore è unico (rar. 2) lungo 2-2,5 cm, pendulo con antere aranciate e con valva unica, largamente membranosa; il frutto è una capsula piriforme con molti semi.
Habitat: boschi umidi: fiorisce prima della gettata delle foglie degli alberi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Porciatti 1959: presso Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra Orientale; Biagioli & al. 1999: verso gli Acquiputoli; Arrigoni & al. 2002 ed Arrigoni & al. 2005: riserva Acquerino-Cantagallo: Poggio Alto, Poggio di Celso; Venturi 2006: Limentra orientale; Gestri 2018 e nuovi ritrovamenti: sopra la Badia di Montepiano e Alpe di Cavarzano (piccoli popolamenti) (2016), sul M. della Scoperta (ricchi popolamenti) (2020) (Vernio).
- Calvana: Biagioli e Gestri 1999, Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: carpino-noccioleti (Vaiano, Cantagallo).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999: spororadico lungo il Bagnolo; Ricceri 2002 e Ricceri 2006: M. a N di Prato e Calvana.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a (Carmignano: lungo il rio Acqua Calda).
Il genere Narcissus
ha distribuzione europea e N-africana conta da 40 a 60 specie, alcune di origine orticola o comunque ibridogena (in Italia si sono naturalizzate o presenti come occasionali vari cultivar a volte di difficile determinazione, 5 o 6 sono le entità indigene); è rappresentato da piante bulbose che si caratterizzano per: le foglie verdi da filiformi a ± sottili; i fiori, bianchi o gialli, profumatissimi, solitari o in ombrella ± pluriflora; il perianzio formato da un lungo tubo cilindrico, aperto in 6 divisioni subuguali ed intere, con al centro una paracorolla; la spata è membranacea e univalve.
NB: si tratta di piante tossiche che a volte possono provocare lesioni cutanee per manipolazione a mani nude di bulbi o piante intere (dermatite tossica da contatto che inizia dalle dita e può estendersi alle mani ecc.: è dovuta alla presenza di cristalli di ossalato calcico e/o di narcissina nella linfa) e lesioni flogistiche gastro-intestanali anche gravi per ingestione.
-Narcissus etruscus Parl. = adesso non è considerata specie dotata di una propria autonomia ma è stata inclusa in Narcissus tazettaL. subsp. tazetta (vedi) (Peruzzi & al. 2015)
Segnalato in Caruel 1860-64 (sub N. patulus Lois.) a P. a Caiano e da Gestri & Peruzzi 2013a sul Montalbano di Carmignano: lungo l’Elsana sotto Comeana e nelle immediate vicinanze.
-Narcissus jonquilla L. GIUNCHIGLIA
G bulb – Nefita casuale di origine sconosciuta (orticola?) - III-V – Rarissima.
E’ pianta “discussa”: attualmente non viene considerata come un’unica entità, ma viene inserita in un gruppo chiamato: Narcissus Jonquilla and Apodanthus Daffodil Group (Division 7). Probabilmente sono piante di origine orticola e che occasionalmente si possono ritrovare sul territorio come avventizie o naturalizzate (sembrano assai diffuse nella Penisola Iberica).
Erbacee a grosso bulbo, alta 20-50 cm e a foglie subcilindriche sottili; i fiori sono profumati, si inseriscono, penduli, in alto sul fusto in numero di 1-6 ed hanno un perigonio giallo del diametro ca. 3 cm, con tubo più lungo dei segmenti, che appaiono liberi e patenti, la paracorolla è pure gialla o rosata.
Habitat: aree marginali.
Presenze a Prato:
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Giunchiglia): AMPIL Monteferrato
-Narcissus papyraceus Ker Gawl. NARCISO PAPIRACEO
G bulb – Archeofita naturalizzata di orig. Mediterrannea – I-V – Raro.
Erbacea a grosso bulbo, alta 20-50 cm, a 3-5 foglie alte ca. come il fusto e larghe 8-15 mm; fiori a perianzio (tubo ca. lungo come le divisioni) e paracorolla (crenulata) bianca, del diametro di ca. 3-4 cm, riuniti in 5-10 ed eretti.
Habitat: campi, margini stradali ed incolti erbosi nelle aree più calde
Presenze a Prato:
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: oliveta a Poggio alla Malva.
-Narcissus poeticus L. NARCISO DEI POETI
G bulb – Orof. SE-Europ. - IV-V – abbastanza comune e abbondante nei luoghi di crescita.
Pianta a grosso bulbo ovoide, fusto bicompresso e alto 20-60 cm, a 3-5 foglie, glauche, lineari e lunghe circa quanto il caule; il fiore è solitario e pendulo, con peranzio a 6 divisioni bianche ed apicolate, circa della stessa lunghezza del tubo e con paracorolla di 2-3 mm, giallo pallida e con bordo crenulato e caratteristicamente rosso vivo; spata biancastra e membranacea di 3-5 cm.
Habitat: prati di crinale e non, radure boschive a partire dal piano collinare.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino pratese principale: nuovi ritrovamenti: sopra l’Alpe di Cavarzano (sentiero per la Scoperta) (Vernio).
- Calvana: Fiori 1914, Biagioli & al. 1999, Ricceri 2002, Ricceri 2006 (generico); Gestri 2009, Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Cantagallo, Vaiano.
- Monte Le Coste: Gestri & Biagioli 1998, Biagioli & al. 1999, Ricceri 2002, Ricceri 2006, Gestri & Peruzzi 2013b: (C) Poggio Alto di Vainella (Prato).
-Narcissus pseudonarcissus L. NARCISO TROMBONE
G bulb – W-Europ. - II-V – Relat. diffusa e comune
Erbacea bulbosa, a fusto compresso, alto 20-40 cm, con 2-4 foglie piane, erette e alte ca. come il caule; i fiori inodori hanno il perianzio giallo formato da un lungo tubo che si apre in 6 lacinie uguali; al centro sono provvisti di una grande paracorolla tubulosa lunga fino a 4 cm.
Habitat: incolti erbosi, margini boschivi.
Distribuzione sul territorio:
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Narciso trombone): AMPIL Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, Poggio a Caiano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: presso giardini o parchi (es. Villa Ciabatti) (Prato).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
NB: Spesso utilizzata nei giardini a fini decorativi.
-Narcissus tazetta L. subsp. tazetta NARCISO TAZZETTA
G bulb – Medit. - II-V – Non comune (più diffuso e comune sul Montalbano)
Erbacea a grosso bulbo ovato, con fusto compresso e canalicolato, alto 20-80 cm; foglie piane o concave, alte come o più del caule; fiori, penduli ed in numero di 2-12, con perigonio di 2-4 cm a segmenti bianchi, più brevi del tubo, mucronulati e a paracorolla gialla alta 3-6 mm, con margine intero o crenulato; spata larga.
Habitat: prati e incolti erbosi dalla pianura alla bassa montagna.
Distribuzione sul territorio:
Calvana: Ricceri 2002, Ricceri 2006: generico Calvana; Foggi & Venturi 2009: praterie; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: alla base del vers. S della Retaia (Vaiano).
Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Narciso tazzetta): AMPIL Monteferrato; Ricceri 2002, Ricceri 2006: colline fra Montemurlo e Schignano.
Montalbano: Ricceri 2002, Ricceri 2006: generico; Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (C): crinale presso la cima (Prato).
Poggio a Caiano: Caruel 1860-64.
?-Narcissus x medioluteus Mill. NARCISO BIFLORO
G bulb – W-Europ. naturalizzato - II-IV – raro.
Bulbo grosso e subsferico, fusto compresso e striato, alto 20-60 cm, 3-5 foglie largamente lineari, lunghe più o meno come il caule; fiori generalmente in numero di 2, a perianzio largo 3-5 cm, a segmenti bianchi, mucronulati, lunghi circa come il tubo, con paracorolla giallo vivace, alta 3-5 mm, con margine scarioso-crenulato.
Habitat: praterie e campi di pianura o collina.
Distribuzione sul territorio:
- Poggio a Caiano: Caruel 1860-64 (sub N. biflorus Curtis): a Poggio a Cajano (Parl.!)
NB: non più segnalato in zona. Sembra trattarsi di un ibrido originato in natura fra Narcissus poeticus e tazetta.
-Narcissus x incomparabilis Mill. NARCISO SENZA PARI
G bulb – esotica naturalizzatat di origine W-Europ. – I-IV – Rarissima.
Erbacea glabra, a grosso bulbo ovoide, alta 20-50 cm, con caule leggermente compresso a due angoli, 3-5 foglie glauche larghe 8-15 mm e quasi piane, fiori solitari, inodori, grandi (ca. 5 cm) a perianzio a 6 divisioni mucronulate e di colore giallo chiaro, tubo più breve di esse e paracorolla di 8.14 mm, di un giallo più intenso.
Habitat: margine coltivi e incolti.
Distribuzione sul territorio:
Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: a S di Quercetino (Prato).
-Narcissus "Tudor minstrel"
Si tratta di uno dei tanti cultivar (entità create dall’uomo a fini ornamentali, una cinquantina nel caso dei Narcisi) che si caratterizza per il fiore dalla grande paracorolla (lunga fino a ca. la meta dei tepali) di colore giallo-aranciato e pieghettata, col perigonio del diametro fino a più di 10 cm e a segmenti bianchi.
Habitat: giardini.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: esotica casuale, presso il cimitero di Fabio (Vaiano).
Evidentemente sfuggita da qualche giardino o da un tentativo di cotivazione nel cimitero vicino.
Il genere Sternbergia
è costituito da 9 specie presenti nella regione mediterranea ed ovest-asiatica. In Italia si conoscono tre specie, due delle quali presenti in provincia di Prato. Si caratterizza per i fiori gialli, solitari che nascono all’apice di un peduncolo (più o meno evidente) che origina direttamente dal bulbo; fiori a 6 tepali e avvolti da una spata membranacea; foglie presenti e in parte ridotte a guaine.
-Sternbergia colchiciflora Waldst. Et Kit. ZAFFERANASTRO APPENNINICO
G bulb – SE-Europ.-W-Asiat. - VIII – Rarissima, ma soprattutto difficilmente individuabile.
Il bulbo è ovoide e piccolo (1-2 cm), fusto non evidente o brevissimo, racchiuso nelle guaine, il fiore normalmente solitario, è giallo, costituito dal tubo che si apre in 6 segmenti lunghi 2-3 mm; le 4-6 foglie interne, che appaiono in primavera, sono nastriformi e lunghe 6-10 cm; è difficilissimo osservare il fiore (ha un’antesi brevissima, di pochi giorni), più facile osservare (già da febbraio) il frutto carnoso e di forma ovata sul breve peduncolo insieme alle foglie.
Habitat: zone erbose, aride e radure boschive.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri 2009, Frignani & al. 2009, Gestri & Peruzzi 2016: Prato (poco oltre la Retaia).
NB: curiosissimo fiorellino che raggiunge proprio a Prato in Italia la localizzazione più settentrionale! Il periodo di fioritura è concentrato in pochissimi giorni nel mese di agosto: molto difficile osservarlo!
-Sternbergia lutea (L.) Ker Gawl. ex Spreng. ZAFFERANASTRO GIALLO
G bulb – Medit-mont. - VIII-X - Relat. comune e diffusa.
Bulbosa a fusto alto 10-30 cm, poco compresso, 5-6 foglie (che compaiono circa con i fiori) nastriformi (8-15 mm di larghezza), fiori, giallo oro, solitari ed eretti, con perigonio a breve tubo, alto 4-5 cm, e con spata ad una sola brattea.
Habitat: zone incolte, campi, aree marginali dalla pianura alla bassa montagna.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Venturi 2006: presso il Tabernacolo (Limentra orientale) (Cantagallo).
- Calvana: Gestri 2009, Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a (Carmignano, Poggio a Caiano).
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Frignani & al. 2009: Monte Le Coste, lungo il sentiero, poco sopra Cerreto, 16 Mar 2008; Peruzzi, Pierini & Gestri (herb. PI); Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
- Localizzazioni generiche: 1860: presso Prato (Parl.); Ricceri 2006: qua e là sporadica.
- Monteferrato: BGM02: anche su ofioliti.
NB: permangono dei dubbi sulla naturalità dei popolamenti presenti nel nostro territorio: almeno in alcuni casi potrebbe trattarsi di piante che, coltivate per fini estetici, si sono poi naturalizzate nei dintorni.