Apocynaceae

FAMIGLIA Apocynaceae

Fanno parte di questa Famiglia piante (diffuse soprattutto in aree tropicali e subtropicali) legnose (alberi, arbusti ed anche liane) e più raramente erbacee, con un numero di specie che si aggira sulle 4700. Le foglie sono opposte o verticillate, intere, prive di stipole e generalmente persistenti; i fiori, ermafroditi e actinomorfi, sono quadriciclici e pentameri, di colore rosso, blu-violaceo o bianco, solitari o riuniti in corimbo; il frutto secco è una capsula, i semi sono spesso piumosi.

Il genere Nerium

è genere monospecifico (vedi la specie corrispondente).

nerium

-Nerium oleander L. MAZZA DI S. GIUSEPPE (122)

P caesp – coltivato e a volte naturalizzato di orig. S-Medit. - IV-VII – comune in aree antropiche.

Arbusto cespitoso, alto 1-5 m, a fusto e rami eretti; le foglie, persistenti, sono coriacee, ellittico-acute e con breve picciolo; i fiori - calice arrossato e corolla rossa, a volte rosea fino a bianca, con tubo di ca. 1,5 cm e lobi fino a 2,5 cm - sono riuniti in corimbi terminali; il frutto è un lungo (8-15 cm) follicolo eretto e striato.

Habitat: in ambiente naturale è proprio dei greti dei torrenti e fiumi e di boschi presso il mare.

Distribuzione sul territorio:

E’ stato introdotto in molti viali e giardini dei nostri centri abitati; è stato segnalato inoltre:

  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946; Gestri & Lazzeri 2021.
  • Monteferrato: Biagioli & al. 2002: ex-cava di Pian di Gello; nuovi ritrovamenti: P. Cassapanca (2024) (Prato), sicuramente di introduzione antropica.
  • Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b.

NB: è specie assai velenosa in ogni sua parte; pericoloso, se posto direttamente a contatto, anche utilizzare il suo legno per arrostirvi la carne o altro alimento.

 

Il genere Periploca

conta una quindicina di specie distribuite in Europa, Asia e Africa. Si tratta per lo più di arbusti volubili, a foglie intere a base da cordata ad arrotondata e larghezza massima verso la metà, fiori con corolla a 5 lobi patenti e con presenza di squame appuntite e uncinate alla fauce; stami e gineceo riuniti in ginostemio, frutto a follicoli appaiati a deiscenza longitudinale.

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-Periploca graeca L. PERIPLOCA

P lian – NE-Medit. - IV-VI – Rarissima.

Lianosa a fusti lunghi fino a 10 m e più, ± lignificati e volubili; le foglie, opposte e picciolate, appaiono di forma da ovata a oblunga con la base arrotondata; i fiori - con corolla (diametro ca. 2 cm) a 5 segmenti strettamente lanceolati, porporini ed irsuti di sopra e verdastri di sotto - sono riuniti all’ascella fogliare in cime multiflore lungamente peduncolate; il frutto è un follicolo lungo 10-15 cm che contiene semi a lunghi peli lanosi.

Habitat: boschi ed arbusteti fresco-umidi.

Distribuzione sul territorio:

  • Montalbano: oss. Gestri 2024 Wikiplantbase#Toscana: sotto la fattoria di Capezzana alcune piante in un fossetto a margine stradale (Carmignano). Sul Montalbano è stata trovata da Gestri & Peruzzi 2013a anche nel comune di Quarrata e Serravalle pistoiese (Pistoia).
  • Monteferrato: Biagioli & al. 2002: pineta a monte di Villa Ciabatti; Gestri 2002; Ricceri 2006.

NB: pianta rara un po’ in tutta l’Italia, a volte utilizzata a scopo ornamentale nei giardini (soprattutto un tempo).

 

Il genere Vinca

è rappresentato erbacee perenni (7 specie distribuite in Europa, Asia e N-Africa; 3 in Italia ) con fusti prostrati e radicanti, quelli fioriferi eretti; le foglie, opposte e persistenti, hanno lamina intera e forma ellittica o ovata; i fiori - calice a 5 lobi più corti del tubo della corolla, che ha il lembo ruotato a 5 lobi di colore blu, violaceo o raramente bianco - sono solitari e lungamente peduncolati all'ascella fogliare, reclinati a maturità. Da noi le pervinche formano normalmente ricche colonie su ampi tratti di terreno.

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-Vinca difformis Pourr. subsp. difformis PERVINCA OVATA

Ch rept – Medit. Occ. - II-IV – Rarissima.

Erbacea a fusti lungamente striscianti al suolo e radicanti, con fusti fioriferi eretti e alti 20-30 cm; si caratterizza rispetto alle altre due specie congeneri soprattutto per avere i denti del calice a lobi lineari (lunghi 8-13 mm) e glabri sul margine, e così le foglie (opposte, consistenti) che si presentano a lamina ovato-lanceolata, arrotondata alla base; la corolla del diametro di 3-4,5 cm con tubo lungo fino a 15 mm, di colore normalmente blu pallido e lobi subromboidali, spesso acuminati.

Habitat: margini di bosco, di arbusteti e a volte di coltivi.

Distribuzione sul territorio:

  • Calvana: Gestri in Peruzzi & al. 2024: zona Villa S. Cristina, margine di una oliveta, esposizione ovest, a circa 110 m s.l.m..
  • Rilievi di Montemurlo: Gestri In Peruzzi & al. 2024: incolto a margine stradale presso Albiano, ca. 300 m s.l.m..

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-Vinca major L. PERVINCA MAGGIORE

Ch rept – Euro-Medit – II-V – Comune e abbondante nei luoghi di crescita.

Erbacea alta 10-30 cm, a fiori blu-violacei e che si distingue da V. minor per i margini ciliati delle foglie (vanno osservate con la lente), come pure ciliate sono le lacinie del calice che appaiono sottili e lunghe quasi quanto il tubo della corolla (diametro di 3-5 cm).

Habitat: radure boschi, arbusteti, incolti o margini di coltivi erbosi.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: presso la fonte d'acqua solfurea a Vernio (2019) (Vernio); da Fabbro a Migliana (2020) (Cantagallo).
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano.
  • Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
  • Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: sotto la Rocca di Montemurlo (2018).
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Biagioli & al. 2002: presso il tiro a segno di Galceti (Prato).
  • Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (C).

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-Vinca minor L. PERVINCA MINORE

Ch rept – C-Europ.-Caucas. - II-IV – Non rara.

Erbacea alta 10-20 cm, a fiori blu-violacei e che si distingue da V. major per le lacinie del calice glabre, triangolari e più corte del tubo della corolla (diametro 2,5-3 cm).

Habitat: radure boschive soprattutto di roverella e farnia, ma non solo.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: Riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limetra orientale; nuovi ritrovamenti: presso Cantagallo (2018) e S. Quirico di Vernio (2021).
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato.
  • Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Pervinca minore): AMPIL del Monteferrato; Ricceri 2006: qua e là; Foggi & Venturi 2009.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
  • Monteferrato: Biagioli & al. 2002: ex-cava Guarino e lungo il corso del Bardena (Prato) e del Bagnolo (Montemurlo).
  • Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (C).

 

Il genere Vincetoxicum

conta una quindicina di specie distribuite in Europa ed Asia. Si tratta si entità legnose, erbacee o lianose caratterizzate da un fusto eretto o volubile, da foglie per lo più intere, fiori ermafroditi a 5 petali saldati in basso e riuniti in infiorescenze multiflore; il frutto è un follicolo contenente diversi semi dotati di pappo.

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-Vincetoxicum hirundinaria Medikus subsp. hirundinaria VINCETOSSICO

H scap – Eurasiat. - IV-VIII – Non raro.

Erbacea perenne a fusto scadente, alta 30-120 cm; le foglie, opposte, sono brevemente picciolate e di forma ellittico-acuta; i fiori sono piccoli (diametro inferiore al cm, a 5 sepali lineari e con corolla a 5 petali bianco-giallognoli), posti su peduncoli di circa 5 mm a formare cime corimbose all'ascella delle foglie; il frutto è un follicolo di circa 5 cm, fusiforme con numerosi semi alati, ovoidali e piumosi.

Habitat: incolti sassosi e aridi, cespuglieti.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Venturi 2006: fra l'Acquerino e P. ai Rigoli.
  • Bargo di P. a Caiano: Maugini 1946 (sub Cynanchum vincetoxicum ); Gestri & Lazzeri 2021.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Ascepiade): AMPIL del Monteferrato.
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano; oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: fra i Centopini e i Bifolchi (Prato).
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Poggio a Caiano.
  • Monteferrato: Caruel 1860-64 (sub V. officinale Moench.): M. Ferrato (Bert.); Fiori 1914 (sub Cynanchum vincetoxicum); Messeri 1934 (sub Cynanchum vincetoxicum Pers. var. typicum Fiori); Arrigoni & al. 1983; Biagioli & al. 2002: molto frequente sulle ofioliti, soprattutto...esposte a S.
  • Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S).

NB: il nome Vincetoxicum era riferito al fatto che in passato si riteneva questa pianta efficace contro vari tipi di avvelenamento; invece in questa specie è presente un glucoside assai pericoloso che ne sconsiglia assolutamente il suo utilizzo per uso interno.

 

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