Araceae
FAMIGLIA Araceae
A questa Famiglia - ricca di generi, circa 110, e di specie, circa 2600, è distribuita in tutto il mondo, ma soprattutto ai tropici - è stata recentemente inclusa quella delle Lemnaceae che è andata a costituirne l'ottava sottofamiglia, le Lemnoideae. Il motivo è legato ai sofisticati studi genetici degli ultimi anni che sembrano confermare la derivazione da un antenato comune (gruppo monofiletico). Fra Araceae e Lemnacaea dal punto di vista morfologico non si apprezza nessuna somiglianza particolare: mentre la sezione Araceaea s.s. è costituita da piante erbacee a fiori generalmente unisessuali e riuniti in una tipica infiorescenza a spadice, la seconda è costituita invece da piccole erbe acquatiche natanti, a fiori unisessuali piccolissimi (quasi non visibili senza lente), inseriti sul bordo delle fronde.
Il genere Arisarum
è costituito da 3 specie mediterranee (2 presenti in Italia). Si tratta di specie erbacee a foglie indivise e con peduncolo inserito in basso sulla lamina sagittata o cordiforme, spata a cappuccio a volte prolungato in una lunga appendice e infiorescenza a spadice clavato.
-Arisarum proboscideum (L.) Savi ARISARO CORDATO
G rhiz – W-Medit. (Penisola italiana e Spagna meridionale) – X-V (da noi II-IV) – Rarissimo.
Erbacea alta da 10 a 40 cm, a rizoma sottile e cilindrico; foglia con picciolo più lungo dello scapo (1-1,5 cm) e a lamina di forma astata, cordiforme alla base; infiorescenza a spadice clavato ed incluso completamente in una spata bruno-violacea che si prolunga in una appendice ± lunga e contorta.
Habitat: boschi, boscaglie, arbusteti fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Ricceri 2006, Foggi & Venturi 2006: Appennino di Montepiano (non ritrovato in indagini successive dell’ultimo decennio).
- Montalbano: nuovi ritrovamenti: www.inaturalist.org/observations/110187995: Molineto d’Elsana (Carmignano), segnalazione confermata pochi giorni dopo anche da chi scrive (aprile 2022, diversi gruppi di piante distribuiti lungo un piccolo corso d’acqua che si getta nell’Elsana).
Il genere Arum
è costituito da ca. 25 specie distribuite in Europa, N-Africa e Asia centrale; in Italia vegetano allo stato spontaneo 5 specie (almeno allo stato di cultivar esiste l’ibrido A. italicum x maculatum, non ritrovato per ora in natura). E’ caratterizzato da un tipo di infiorescenza del tutto particolare: piccoli e numerosissimi fiori giallastri o verdastri monoici e senza perianzio, inseriti intorno ad un asse carnoso (spadice: i fiori maschili sono radunati in basso, i femminili in alto e gli sterili nel mezzo), questo è avvolto da una spata (foglia) inguainante alla base; radice a tubero rigonfio.
-Arum italicum Mill. GIGARO, PAN DI SERPE
G rhiz – Medit. - III-V – Comunissimo.
Erbacea perenne, glabra, a tubero grosso e ovato, alta 30-80 cm; le foglie, che appaiono in autunno, sono tutte radicali, verdi (spesso venate di bianco), hanno lunghi piccioli (in media 25 cm) e lembo a forma di punta di lancia; l'infiorescenza clavata (spadice) è gialla e circondata da una brattea (detta spata) lunga fino a 30 cm e più, di colore giallo-verdastro; i frutti sono bacche verdi che divengono rosse a maturità.
Habitat: incolti, coltivi, macchie, radure boschive e arbusteti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al 2001, Arrigoni & al 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; nuovi ritrovamenti: da Fabbro a Migliana (2020) (Cantagallo); Montepiano (2021) (Vernio).
- Bargo di P. a Caiano: Maugini 1946 (sub A. maculatum subsp. italicum); Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Fiori 1914; Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo; oss. Pinzani 2021 Wikiplantbase#Toscana: M. Buriano e i Bifolchi (Prato).
- Cascine di Tavola: Stampi 1967(sub A. maculatum L. subsp. italicum (Mill.)); Gestri & Lazzeri 2021.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Pan di Serpe): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, Poggio a Caiano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: ex-cava di Cannatello, ai Patriarchi, al Podere Ciabatti (Prato e Montemurlo), anche sulle serpentine.
- Monte Le Coste e Poggio alle Croci: GL13b (C/S).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: presso la ferrovia lungo la ciclabile dal ponte Datini verso N (2018); argine del Bardena a Galcetello (2020) (Prato) ed in molte altre localizzazioni.
NB: la pianta è chiamata Pan di serpe perché è assai velenosa; le sue bacche, delle dimensioni di un pisello, potrebbero attrarre l’attenzione dei bambini per la loro colorazione rossa. Contiene sostanze che liberano, all'ingestione, acido cianidrico.
-Arum maculatum L. GIGARO SCURO
G rhiz – Europ. - III-V – Raro.
Erbacea alta 15-40 cm, simile alla precedente, si differenzia per le foglie che appaiono alla fine dell’inverno ed hanno il lembo lungo 7-20 cm, spesso maculato di nero (mai venato di bianco) e per lo spadice con appendice rosso-violacea e lungo fino a 15 cm.
Habitat: margine e radure boschive in ambiente non mediterraneo.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Sommier 1890 e Baroni 1897-1908: Abetina di Montepiano (Vernio); Porciatti 1959: Pian della Rasa (Cantagallo); Gioffredi 1960: Limentra orientale; Venturi 2006: Limentra orientale; Gestri 2018: faggeta del M. Scoperta (Cantagallo); nuovi ritrovamenti: Sentiero per Luicciana, Le Barbe (2022) (Cantagallo).
- Calvana: Gestri 2009, Gestri & Peruzzi 2016: Cantagallo, Vaiano.
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: sotto Massacorbi lungo il Bagnolo (Montemurlo).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Gigaro scuro): AMPIL del Monteferrato.
- ?Monteferrato: Biagioli & al. 2002: dubbia presenza.
Il genere Lemna
è un genere cosmopolita a cui appartengono ca. 13 specie acquatiche natanti, 5 presenti in Italia allo stato spontaneo; si caratterizzano, oltre che per l’habitat, per essere costituiti da fronde, generalmente piccole (inferiori a 0,5 cm), che emettono verso il basso delle esili fibre radicali e si riproducono soprattutto per via vegetativa (pur avendo piccolissimi fiori racchiusi in una minuscola spata bivalve).
Per le nostre specie si tratta di piccole piante che galleggiano sull’acqua ferma o a lento scorrimento, aggregate in gruppi più o meno numerosi. Ognuna è costituita da una, due (tre) foglioline, di circa 2 mm, opposte, ovali o lanceolate e asimmetriche, che emettono una sola radichetta.
-Lemna gibba L. LENTICCHIA D’ACQUA SPUGNOSA
I nat – Subcosmop. - IV-X – Rarissima (ma forse sottostimata).
Si caratterizza per le lamine di forma da ovata a rotonda di 2-6 mm e soprattutto per la faccia inferiore rigonfia e spugnosa (spessore 0,5-1 mm) a volte tinta di porpora ai margini, con radichetta che può essere lunga fino a 10 cm.
Habitat: acque stagnanti o a lento scorrimento.
Distribuzione sul territorio:
- Falde SW del Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: anse dell’Arno alla Nave (Carmignano).
-Lemna minor L. LENTICCHIA D’ACQUA
I nat – Subcosmop. - V-X – Relat. comune (sicuramente sottostimata).
Si caratterizza come la precedente per le lamine di forma da ovata a rotonda di 2-6 mm, ma la faccia inferiore non è rigonfia (lamina assottigliata) ed ogni “fogliolina” è dotata di una sola radichetta lunga fino a 2 cm e ad apice ottuso.
Habitat: acque stagnanti o a lento scorrimento.
Distribuzione sul territorio:
- Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Lente d’acqua): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: sotto il laghetto Montalbano (Verghereto, Carmignano).
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: Volpaia (Montemurlo).
NB: questa specie è sicuramente più diffusa delle segnalazioni qui riportate.
?-Lemna trisulca L. LENTICCHIA D’ACQUA SPATOLATA
I nat – Cosmop. - IV-X – Rarissima o assente dal territorio.
Si caratterizza per essere pianta sommersa fino al momento dell’antesi, la lamina di forma ellittico- lanceolata-spatolata lunga fino a 10-12 e più mm, con una sola radichetta per fogliolina, al massimo di 1 cm; si riuniscono fra loro a 3-4 e tendono a formare colonie numerose.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Lente di palude): AMPIL del Monteferrato..
Il genere Spirodela
consta di 2 specie subcosmopolite (1 o 2 in Italia). Simile a Lemna, ma radichette da 2 a 10 per ogni fronda, che si presenta lunga più di 4 mm e con 7-15 nervature.
-Spirodela polyrhiza (L.) Schleid. LENTICCHIA D’ACQUA MAGGIORE
I nat – Subcosmop. – V-X – Rara.
Si differenzia da Lemna per avere sulla faccia inferiore della fronda (da ovata a rotonda, lunga 5-10 mm, spesso arrossata inferiormente e/o al margine) da 2 a 10 radichette pendule a pennello.
Habitat: acque stagnanti o a lento scorrimento.
Distribuzione sul territorio:
- Cascine di Tavola: Caruel 1860-64 (sub Lemna polyrhyza L.): Cascine di P. a Caiano; Ricceri 2006: rarissima alla Cascine di Tavola (Prato); non ritrovata in Gestri & Lazzeri 2021.
- Falde SW del Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Nave: anse dell’Arno (Carmignano).