Aristolochiaceae
FAMIGLIA Aristolochiaceae
A questa Famiglia, a distribuzione soprattutto tropicale, appartengono piante erbacee perenni e legnose (queste ultime non in Italia) che vanno a costituire 450-500 specie riunite in 7 generi; hanno fusto eretto o prostrato e sono caratterizzate da foglie alterne o spiralate, spesso cordate e prive di stipole; i fiori ermafroditi zigo- o attino-morfi, sono trimeri con 3 tepali saldati in un lungo tubo (o coppa) che si apre in un lembo unilaterale; l'infiorescenza si presenta di varia tipologia, ma soprattutto è costituita da fiori pedicellati singoli o riuniti in fascetto all'ascella delle foglie; il frutto è una capsula. Sono piante spesso maleodoranti. Questa Famiglia, dal punto di vista evolutivo, si è differenziata prima delle Monocotiledoni e delle Eudicotiledoni e rientra nel gruppo eterogeneo delle Magnoliidi (dicotiledoni arcaiche).
Il genere Aristolochia
è costituito da ca. 300 specie distribuite in gran parte del globo a clima temperato (10 in Italia). Si tratta di piante erbacee generalmente perenni, con foglie picciolate e prive di stipole, all'ascella delle quali di inseriscono i peduncoli dei fiori (singoli o fascicolati) che hanno una forma particolare: perianzio irregolare con lungo tubo ingrossato in basso (ovario) e dilatato in alto in una linguetta unilaterale.
PS: il nome deriva dal greco: aristos (migliore) e lochia (parto): per la teoria della segnatura la forma del fiore ricorda il canale del parto e quindi, in passato, si riteneva che queste piante facilitassero la nascita dei bambini. Ma al contrario, lungi da apportare effetti benefici alla salute dell'uomo, le specie di questo genere contengono acido aristolochico fortemente nefrotossico e potente agente cancerogeno.
-Aristolochia clematitis L. - ARISTOLOCHIA CLEMATIDE
G rad – Submedit. - IV-V – Localizzata, ma abbondante nei luoghi di crescita.
Erbacea maleodorante, alta 20-80 cm; il fusto è eretto e semplice; le foglie ovate o suborbicolari, picciolate e finemente dentellate, sono larghe fino a 10 cm, cordate alla base con ampio seno; i fiori, a perianzio giallastro e brevemente picciolati, sono riuniti in fascetti ascellari di 2-6; il frutto è una capsula pendente piriforme.
Habitat: boschi e incolti fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946; Gestri & Lazzeri 2021.
- Cascine di Tavola: Stampi 1967; Gestri & Lazzeri 2021 (Prato).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Aristolochia clematide): AMPIL del Monteferrato.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano e P. a Caiano.
- Pianura: nuovi ritrovamenti: fossetti nei dintorni di Castelnuovo, di Fontanelle, di Iolo e delle Caserane, argine del Bardena a Galcetello (2023) (Prato).
- Poggio a Caiano: Nardi 1984 che riporta essiccati dell’erbario fiorentino di Corradi (1944), di Maugini (1963) e di Contardo (1961) per P. a Caiano.
-Aristolochia lutea Desf. ARISTOLOCHIA GIALLA
G bulb – Medit.-Macarones. - IV-V – Rarissima.
Erbacea a fusto eretto e ramoso dalla base, alta 20-60 cm a fiori solitari ascellari e che si differenzia da A. pallida per: la radice di forma fusiforme o cilindrica (invece che sferica), il peduncolo lungo circa come il picciolo (1-3 cm), il lembo più breve del tubo (circa 2 volte) e la foglia larga 3-5 cm ad ampio seno.
Habitat: zone aride e incolte.
Distribuzione sul territorio:
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: dalle Cave di Schignano verso Massacorbi (2024).
NB: si tratta di specie di nuova segnalazione per la provincia di Prato.
-Aristolochia pallida Willd. ARISTOLOCHIA PALLIDA
G bulb – Euro-Medit. - IV-V – Relat. comune.
Erbacea a fusto eretto, gracile, semplice o ramoso, alta 10-50 cm, a fiori ascellari solitari; si differenzia da A. lutea per: la radice globosa, il peduncolo evidentemente inferiore al picciolo, il lembo oblungo poco più breve del tubo e la foglia larga 4-6 cm a seno un po’ più stretto.
Habitat: radure boschive, arbusteti, incolti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Arrigoni & al. 2002, Arrigoni & al. 2005, Bettini & al. 2009: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; nuovi ritrovamenti: crinale sopra il Gallo verso Montepiano (2017) (Vernio).
- Calvana: Gestri 2009, Gestri & Peruzzi 2016: presso Rio Fornelli (Cantagallo).
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: Valupaia, intorno alla Fattoria di Javello, lungo in Bagnolo sotto Massacorbi (2016); Le Cavallaie (2024) (Montemurlo).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Aristolochia pallida): AMPIL del Monteferrato; Arrigoni & Viciani 2001: castagneti.
-Aristolochia rotunda L. subsp. rotunda ERBA ASTROLOGA
G bulb – Euro-Medit. - IV-VI – Relat. comune.
Erbacea alta 20-80 cm che si distingue morfologicamente da A. clematitis per avere un solo fiore, invece di 2-6, all’ascella delle foglie, la linguetta fiorale marrone scuro (invece di giallastra), la radice tuberosa di forma ovata o sferica, le foglie non denticolate e larghe fino a 6 cm; si distingue inoltre dalle altre due specie per il seno basale molto stretto e il picciolo nullo o molto breve, comunque sempre inferiore al peduncolo fiorale.
Habitat: zone incolte, boscaglie, arbusteti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: subito sotto il Tabernacolo di Gavigno; sopra Montepiano strada per l'Alpe (2021).
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946, Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009, Gestri & Peruzzi 2016: sotto Casa Bastone e a SW di S. Leonardo (Prato), a E di Gabbolana (Vaiano).
- Cascine di Tavola: Stampi 1966, Gestri & Lazzeri 2021 (Prato).
- Colline di Montemurlo: Biagioli & al. 1999 (sub Aristolochia rotonda): zone umide, campi di Guzzano (Montemurlo).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano; Nardi 1984 che riporta essiccati dell’erbario fiorentino di Corradi (1944) e di Maugini (1963) per P. a Caiano, di Ricci (1866) per Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: ex-Cava Paci e lungo il Bagnolo (Montemurlo).
Il genere Asarum
consta di una settantina di specie distribuite nella regione olartica (1 in Italia). Si differenzia da Aristolochia per il fusto aereo prostrato-strisciante, le foglie reniformi a lungo picciolo e opposte, il fiore (a perianzio campanulato e trimero) solitario e terminale inserito fra le foglie superiori; frutto a capsula con diversi semi.
-Asarum europaeum L. BACCARO COMUNE
H rept/G rhiz – Eurosiber. - III-V – Raro.
Erbacea con odore pepato sgradevole, pelosa, a fusto prostrato e radicante, di 1-20 cm; foglie a lamina reniforme, lucenti e verde scure di sopra, più chiare di sotto, a nervature salienti, lungamente picciolate (picciolo 5-15 cm eretto); fiori a perianzio campanulato a tre lobi uguali rosso-nerastri; frutto a capsula subglobosa a corolla persistente.
Habitat: boschi ed incolti fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Venturi 2006: Limentra orientale; Ricceri 2006; Foggi e Venturi 2009: Rio a E di Gavigno, Torr. Trogola a E di Pian di Simoni; Gestri 2018 e nuovi ritrovamenti: Ponte a Rigoli sentiero lungo il Limentra; da Fossato verso il Tabernacolo di Gavigno (sopra la fonte) (2018), presso i Cigni Bianchi, sopra Badia (2019), presso Poggio di Petto, dall’Alpe di Cavarzano verso il crinale della Scoperta (2022), Limentra presso l'Acqua (2023) (Cantagallo); dall'Alpe verso il Tab. Gavigno (2024) (Vernio-Cantagallo).
- Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: nel letto del torrente Bagnolo sopra Montachello a vari livelli su argini e isolette di terra emergenti (2017).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Baccaro comune).
PS: anche queste specie, di cui un tempo veniva utilizzata la radice in fitoterapia per l'effetto starnutatorio, purgativo ed espettorante, è altamente pericolosa, perché contiene, fra l'altro, acido aristolochico: nefrotossico e cancerogeno.