Asphodelaceae

FAMIGLIA Asphodelaceae

 

Famiglia di piante erbacee e in parte legnose le cui specie (circa 1300), fino a pochi anni fa, facevano parte delle Liliaceae. Sono distribuite nelle regioni temperate e calde di Europa, Africa, Asia ed Oceania. In Italia sono presenti sei generi ad essa attribuiti (alcuni costituiti solo da piante naturalizzate). Hanno fiori a sei tepali riuniti in ricche infiorescenze racemose poste nella zona apicale del fusto.

 

Il genere Asphodeline

conta meno di una ventina di specie originarie del Medio Oriente e del Mediterraneo orientale (2 specie spontanee in Italia). Si tratta di piante perenni erbacee (prive di spine), fiori con tepali gialli, non saldati in basso a costituire un tubo. E' simile al genere Asphodelus dal quale si distingue per avere foglie sia basali che cauline e le radici cilindriche non o poco ingrossate (in Asphodelus le foglie sono solo basali e il rizoma è ingrossato e fusiforme).

asph 1

asph 2

-Asphodeline lutea (L.) Rchb. ASFODELO GIALLO

G rhiz – E-Medit. - III-V – Rarissima.

Erbacea rizomatosa a fusto fistoloso e di sezione cilindrica, eretto, foglioso, alto 40-80 cm; foglie con guaina ialina, sottili e a margini lisci, le basali (lunghe fino a 35 cm) in ciuffo e le cauline simili, ma via via ridotte verso l’alto; fiori a 6 tepali gialli, stretti e un po’ disuguali, portati da brevi peduncoli con brattee lanceolate e riuniti in un ± fitto racemo cilindrico terminale; il frutto è una capsula globosa verde (bruna a maturità) di 1-1,5 cm di diametro.

Habitat: pendii rocciosi collinari.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Lazzeri & al. 2018: arbusteto a E di Migliana a margine della strada che scende verso il Fabbro (Cantagallo).

PS: si tratta di specie rara in tutta la Toscana (ed in Italia), la nostra stazione è la più settentrionale della Regione e fra le più distanti dalla costa.

 

Il genere Asphodelus

è costituito da poco più di una decina di specie erbacee perenni che occupano l’area mediterranea e W-asiatica; esse presentano radici ingrossate e fusiformi, fusto eretto, ± robusto e terminato da un racemo semplice o composto, fiori a 6 tepali saldati in basso, bianchi o rosati, con pedicelli più brevi delle brattee che li accompagnano; le foglie sono tutte radicali, carenate, lineari e acuminate; il frutto è una capsula globosa o ovale.

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macro 2

-Asphodelus macrocarpus Parl. ASFODELO MONTANO

G rhiz – Medit. Mont. Subatlant. - IV-VI – Poco comune e localizzata.

Erbacea a fusto eretto e glabro, con foglie robuste e trigone, alta 80-120 cm; si caratterizza per presentare almeno alcune capsule mature di diametro superiore a 11 mm, l’infiorescenza a racemo semplice o poco ramificato di circa 10-15 cm, i tepali bianchi con linea verdastra sul dorso, brattee scuro-nerastre e peduncoli del frutto eretto-patenti.

Habitat: sottoboschi, schiarite e zone marginali di boschi e arbusteti.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Porciatti 1959 (sub A. albus Mill.): Pian della Rasa; Gioffredi 1960 (sub A. albus Mill.): Limentra orientale; Arrigoni & al 2002 (sub A. albus Mill.): riserva Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006 (sub A. albus Mill.): Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: dalla Badia di Montepiano a S. Giuseppe (raro) (2020), sopra il Gasperone verso l'Alpe (2024) (Vernio), presso Cascina di Spedaletto, a S del Tabernacolo di Gavigno (2022), Alpe di Cavarzano (2024) (Cantagallo).

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?-Asphodelus ramosus L. subsp. ramosus ASFODELO MEDITERRANEO

G rhiz – Medit. - III-V – Rarissimo (o assente).

Erbacea a fusto eretto, con foglie robuste e trigone, alta 50-100 cm e tuberi inseriti subito alla base del caule; si caratterizza per i frutti maturi di diametro inferiore a 8 mm, l’infiorescenza a pannocchia con ampie ramificazioni, i tepali bianco-rosati e la brattee più chiare.

Habitat: garighe, macchia mediterranea, zone sassose, assolate e degradate fino a 1200 m.

Distribuzione sul Territorio:

  • Appennino principale pratese: segnalata solo da Arrigoni & al 2005 (sub A. aestivus Brot.) per la riserva naturale Acquerino-Cantagallo e non più ritrovata!

 

Il genere Hemerocallis

è costituito da una quindicina di specie a distribuzione C-europea a E-asiatica (in Italia 1 entità indigena – endemismo est-alpino – e 1 naturalizzata). Le sue piante si caratterizzano per avere le foglie tutte o quasi tutte basali, di forma nastriforme-lineare ± acuminata, i fiori grandi – posti su peduncoli articolati e a 6 tepali gialli, rossi o aranciati, saldati in basso in un tubo e nella parte libera aperti a imbuto – sono riuniti in cime di pochi fiori; il frutto è una capsula.

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-Hemerocallis fulva L. GIGLIO DI SAN GIUSEPPE 

G bulb – esotica di orig. S-Europ. – V-VI – Rarissima.

Erbacea glabra, a radici fibrose rigonfio-tuberose, fusto allungato privo di foglie o quasi, alto 50-100 cm; foglie tutte basali (o quasi) più brevi del caule, lineari-carenate (5-10 mm); i grandi fiori inodori - a 6 tepali lanceolati e acuti (gli interni a margine ondulato), di colore rosso-aranciato con nervature reticolate – sono riuniti tramite brevi pedicelli in numero di 6-15 in una pannocchia lassa in alto sul fusto; il frutto è una capsula ovata.

Habitat: lungo fossi e margini di corsi d’acqua.

Distribuzione sul territorio:

  • Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b: presso la Paleosa (Prato).

NB: il nome italiano si riferisce al bastone fiorito con cui viene spesso rappresentato il Santo; non è però l’unica specie ad avere questa denominazione.

 

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