Berberidaceae
Famiglia Berberidaceae
Famiglia cosmopolita, ben rappresentate nelle aree temperate, con un numero di specie di poco superiore alle 700 e riunite in poco meno di 20 generi; si tratta di arbusti spinosi, ma anche di erbacee (soprattutto al di fuori d'Italia e d'Europa). Sono piante generalmente a foglie caduche, alterne, semplici o composte, a margine dentellato o lobato, senza stipole, con fiori ermafroditi, a simmetria radiale, 2- 3-meri a perianzio diviso in sepali e petali che a volte possono essere assenti e spesso sono ± indifferenziati fra loro, stami in numero doppio rispetto ai petali, frutto di forma variabile (più spesso si tratta di bacche o follicoli).
-Berberis vulgaris L. CRESPINO
NP – Eurasiat. - IV-VI – Raro.
Arbusto spinoso, caducifoglio, alto fino a 3 m, a fusti numerosi, gracili ed eretti con rami di due tipi, brevi e lunghi, grigiastri, scanalati e con spine trifide; foglie fascicolate, alterne, intere, ovate e a margini denticolati-spinulosi; i fiori, gialli, sono riuniti in fascetti pendenti di 15-30 unità; i frutti sono bacche oblunghe (ca 10 x 5 mm), rosse a maturità.
Habitat: radure boschive, aree rocciose, arbusteti.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Gestri in Peruzzi & al. 2024: Via Bosco di Sopra a Montepiano loc. La Noce (2018) e poco a N abitato di Vernio a margine stradale (2022) (Vernio).
- Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946, non riconfermata da Gestri & Lazzeri 2021.
- Colline di Montemurlo: Biagioli & al. 1999 (sub Crespino): alla Bicchieraia a margine strada.
- Monteferrato: Arrigoni & Viegi 2011.
NB: questo arbusto rappresenta l’ospite intermedio del fungo “ruggine del grano”, per questo motivo in passato, è stata spesso estirpata per evitare gravi danni alle messi; si è andata così diradando la sua presenza sil territorio. Le si attribuiscono diverse proprietà fitoterapiche e, a volte, è anche utilizzata a fini decorativi nei giardini.
-Mahonia aquifolium (Pursh) Nutt. MAONIA
P caesp – Neofita di origine N-Americ. - IV-V – Relat. rara, ma sembra in espansione.
Arbusto sempreverde a fusto poco ramificato, alto 30-80 cm; foglie lucide, imparipennate a 7 segmenti ovali (il superiore con peduncolo e i laterali sessili) e con margine a denti sottili e spinulosi; fiori gialli, per lo più esameri riuniti in infiorescenze a grappolo, fitte e erette, in genere raggruppate per 3-5; il frutto è una bacca pruinosa-bluastra.
Habitat: radure boschive, aree marginali (strade, sentieri, parchi).
- Bargo di Poggio a Caiano: Gestri & Lazzeri 2021.
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Vaiano; Arrigoni & Viegi 2011.
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano (nel paese).
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: anche su serpentino, pineta di Bagnolo (Montemurlo), Cassapanca (Prato); Arrigoni & Viegi 2011.
NB: questa pianta è spesso coltivata nei giardini dai quali è sfuggita per naturalizzarsi in ambienti confacentisi alla sua biologia.