Cactaceae
Famiglia Cactaceae
E' costituita da 100 a circa 150 generi e da 1500 a 3000 specie (a seconda degli Autori). Si tratta di piante succulente distribuite quasi esclusivamente in America (una sola specie spontanea in Africa.). Sono state introdotte successivamente dall'uomo un po' in tutti i continenti; in Italia esse sono rappresentate esclusivamente dal genere Opuntia (e da altri affini quali Austrocylindropuntia con 2 specie e Cylindropuntia con 3, non da tutti considerati generi distinti), diffusosi nelle aree più assolate e calde della Penisola con una trentina di specie. Si tratta di piante adattate a vivere negli ambienti aridi tropicali, per lo più succulente (a volte legnose), dotate di spine e con foglie ridotte ed effimere; i fiori sono ermafroditi e attinomorfi, con ovario infero e tepali e stami numerosi.
Il genere Opuntia
conta da 130 a 200 specie. Le sue piante hanno un apparato radicale che si sviluppa soprattutto in larghezza, i fusti si presentano di forma cilindrica o ± appiattita e sono chiamati cladodi ("pale" in gergo), su di essi a volte vi si trovano piccole foglie che scompaiono rapidamente; i fiori, per lo più solitari e appariscenti, si trasformano in frutti (molti dei quali commestibili) di forma ovata e continenti molti semi; sulla buccia vi si trovano, riuniti in areole, piccolissimi aculei (glochidi) che penetrano con facilità, e fastidiosamente, sulla cute di chi li manipola.
-Opuntia bonaerensis Speg. (Opuntia elata hort. Berol. ex Salm-Dyck subsp. bonaerensis (Speg.) Guiggi) FICO D'INDIA DI BUENOS AIRES
P succ – Neofita occasionale o naturalizzata di orig. S-Americ.– VI-VIII – Rara.
Pianta succulenta arbustiva alta fino a 3(–4) m che si allarga orizzontalmente a volte fino a 5 metri; i cladodi terminali sono compressi, da obovati a ellittici (90-320 X 40-140 x 20-30 mm) glabri, verdi e lucidi, spesso screziati di rosso; sulle facce dei cladodi si trovano da 12 a 32 areole, che presentano glochidi bruno-rossastri e assenza di spine, o solo 1 o 2 per areola, che nel caso si presentano erette o leggermente ricurve in alto; i fiori appaiono larghi da 4 a 9 cm e di colore aranciato-purpureo con stami e stilo gialli e stimmi verdi; il frutto (di ca. 7 x 2 cm) si presenta obovoide, liscio, senza spine, un poco opaco e rosso a maturità.
Habitat: da noi si incontra in zone aride e sassose (anche su serpentino) e a margine di strade e sentieri.
Distribuzione sul territorio:
- Montalbano: nuovi ritrovamenti: sopra strada a Poggio alla Malva (2023) (Carmignano).
- Monteferrato: Guiggi A., Messina A., 2014 (sub Opuntia elata hort. Berol. ex Salm-Dyck subsp. elata): presso Figline di Prato; nuovi ritrovamenti: quasi sulla cima del M. Chiesino (2023)
- Monte Le Coste: Gestri e Peruzzi 2013b (sub O. elata Salm-DycK) (C/S); nuovi ritrovamenti: alle Sacca (2024) (Prato).
-Opuntia engelmannii Salm-Dyck ex Engelm. FICO D'INDIA DI ENGELMANN
P succ - Neofita occasionale o naturalizzata di orig. Americana – V-VI – Non rarissimo.
Pianta a portamento arbustivo per lo più eretto, priva di tronco e assai ramificata, alta fino a 150 cm; i cladodi hanno forma obovata, orbicolare o rombica e sono glabri e di colore da verde-giallastro a verde-bluastro, lunghi mediamente da 15 a 30 cm (a volte assai di più) e larghi 10-30; i glochidi sono giallo-brunastri e le spine bianco-crema, a volte arrossate in basso; queste ultime in numero di 1-3 (-6) per areola; fiori a tepali interni da uniformemente gialli o aranciati fino a rossi; frutti di colore violaceo scuro, di forma per lo più allungata (fino a 9 cm), glabri e senza spine. Si caratterizza soprattutto per il colore del frutto, del fiore, delle spine e dei glochidi (assai pallidi), inoltre per i cladodi generalmente più lunghi di 20 cm.
Habitat: da noi si incontra in zone aride e sassose (anche su serpentino e calcare) e a margine di strade e sentieri.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: La Pozza (Vaiano).
- Colline di Montemurlo: Guzzano (Guiggi 2014).
- Monteferrato: nuovi ritrovamenti: Monte Chiesino (2022).
- Monte Le Coste: nuovi ritrovamenti: versante E poco al di sopra di via Bologna (2024) (Prato).
- Pianura: nuovi ritrovamenti: Maliseti (2022), via Brugnani loc. Bocca Vittoria (2023), Bisenzio presso il muro di contenimento Viale Galilei (2023) (Prato); Bagnolo (2022) (Montemurlo); Poggio a Caiano (2022).
NB: è pianta commestibile: i suoi frutti sono stati consumati da secoli anche da alcune tribù degli indiani d'America.
-Opuntia ficus-indica (L.) Mill. FICO D'INDIA COMUNE
P succ - Neofita occasionale o naturalizzata di orig. America tropicale – V-VI – Non rarissimo.
Pianta succulenta ramosissima, a portamento arbustivo, alta da 1 a 5 m, con cladodi opachi, appiattiti, di forma da ovata a ellittica e lunghi quasi sempre più di 30 cm e fino a 60 cm (larghi 10-20), in basso si lignificano a partire dal 4° anno; foglie piccolissime ed effimere; spine biancastre e lunghe fino a 1-2 cm, 1 o 2 (raramente di più) per areola; glochidi brunastri; i fiori sono gialli o un po' aranciati, grandi fino a 6-7 cm di diametro; il frutto, commestibile, ha forma ovata, di colore opaco, che da giallo vira al rosso sempre più carico, è lungo 5-9 cm.
Habitat: ambienti caldi e assolati di area mediterranea o submediterranea.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: S. Leonardo (Vaiano), da qualche anno scomparsa per ristrutturazioni ambientali; nuovi ritrovamenti: Savignano (2024) (Vaiano).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: verso Figline (Prato); nuovi ritrovamenti: sotto l'ex-cava di Gello (2024) (Prato).
- Monte Le Coste: nuovi ritrovamenti: Versante E sopra via Bologna (2024) (Prato).
PS: questa pianta fu introdotta in Europa da C. Colombo; in alcune aree particolarmente calde può divenire fortemente invasiva.
-Opuntia humifusa (Raf.) Raf. FICO D'INDIA NANO
Ch suffr – Neofita invasiva di orig. N-Americ. - V-VII – Localizzato, ma abbastanza ben rappresentato nei luoghi di crescita.
Suffrutice succulento prostrato e ramificato, alto fino a 50 cm; cladodi (5-17 × 4-12 cm) da allungati a ± rotondeggianti, verde-scuro e, quando sono in sofferenza, a superficie grinzosa; areole larghe 2-4 mm da ovate a circolari con glochidi da gialli a rosso-bruni che formano sul bordo dell'areola stessa una densa mezzaluna; spine bianco-brunastre da 25 a 60 mm, assenti o 1-3 per areola; fiori larghi 2-3 cm a tepali da giallo pallido a giallo-brillante; frutti (30-50 × 12-20 mm) allungati e assottigliati in basso, da verdi virano all'arancio e poi al rosso-scuro a maturità. Oltre che per il portamento prostrato questa specie si caratterizza per i glochidi giallastri e inferiori a 2 mm di lunghezza, i cladodi in maggioranza lunghi meno di 10 cm e il frutto maturo rosso-porpora.
Habitat: zone assolate e sassose in clima mediterraneo o sub mediterraneo.
Distribuzione sul territorio:
- Colline di Montemurlo: a Reticaia abbastanza ben rappresentata (2024).
- Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: presso il cimitero di Artimino (Carmignano).
-Opuntia phaeacantha Engelm. FICO D'INDIA A SPINE SCURE
P succ – Neofita occasionale o naturalizzata di orig. N e S-Americ. – V-VII – Rara.
Arbusto succulento che forma normalmente colonie ± numerose, il fusto principale è comunemente prostrato, raggiunge l'altezza di 30-100 cm; i cladodi (10-25 x 7-20 cm) sono appiattiti, di forma da ovata a ± circolare, di colore verde a volte arrossati; areole ellittiche sui 5 mm, con spine dritte o ricurve, da biancastre a brune, in numero di 2-8 per areola (rar. mancanti) e glochidi (lunghi fino a 5 mm e rossastri) riuniti a semiluna sul bordo; i fiori presentano tepali gialli, arrossati in basso, e stigmi verdi; i frutti (30-50 × 20-30 mm) di forma ovata e privi di spine, da maturi si presentano di colore rosso più o meno scuro con polpa verdastra. Si caratterizzano per i cladodi in maggioranza inferiori a 20 cm e il colore ± purpureo di glochidi e frutti maturi.
Habitat: aree sassose e assolate.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri & Peruzzi 2016: S. Cristina a Pimonte (Prato): coltivata.
- Pianura: nuovi ritrovamenti: Maliseti (2023).
-Opuntia stricta (Haw.) Haw. FICO D'INDIA STRETTO
P succ – Neofita occasionale da noi (altrove naturalizzata) di orig. Americ. – V-VII – Rara.
Pianta succulenta a portamento arbustivo da eretto a prostrato, alta fino a 2 m; cladodi appiattiti (10-30 x 10-20 cm), di forma ovata ± allungata con areole ovate sui 5 mm, che portano da 0 a 10 spine gialle, da dritte a ricurve, lunghe in media fino a 4 cm; glochidi da gialli a bruni e lunghi fino a 4 mm; fiori a tepali giallo-chiari, come i filamenti, giallo più vivace le antere e gli stimmi; frutti (40-60 × 25-35 mm) ellittici e stipitati, privi di spine e di colore violaceo a maturità. Si caratterizza per i cladodi verdi e non glauchi, le spine più comunemente assenti o poche, di colore giallo brillante.
Habitat: zone rocciose e incolti aridi e assolati.
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: nuovi ritrovamenti: sopra Savignano verso Casa Nera (2023) (Vaiano).
- Montalbano: nuovi ritrovamenti: Poggio alla Malva (Carmignano).
- Monte Le Coste: nuovi ritrovamenti: sotto Cerreto (2002) (Prato).
NB: specie esotica di nuova segnalazione per la provincia di Prato.