Cistaceae

FAMIGLIA CISTACEAE

Questa Famiglia di piante (generalmente fruticose e più raramente erbacee) è suddivisa in 8 generi e circa 180 specie, distribuite nelle aree temperate di Europa, Asia, Africa, N e S-America e alcune in zone tropicali o subtropicali del Nuovo Mondo. Hanno foglie intere, generalmente opposte e persistenti; i fiori, attinomorfi e ermafroditi, a 3 o 5 sepali e 5 petali precocemente caduchi, stami numerosi e 1 stilo, si presentano solitari sui fusti fioriferi o riuniti in cime pauciflore; il frutto è una capsula con calice persistente e contenente più semi.

 

Il genere Cistus

è rappresentato da una trentina di specie mediterranee e della Macaronesia (8 autoctone, 1 esotica, più alcuni ibridi in Italia). Si tratta di arbusti pubescenti, a volte ghiandolosi; le foglie sono intere ed opposte, i fiori - grandi del diametro di più di 2 cm, attinomorfi e ermafroditi, a 3 o 5 sepali persistenti e 5 petali, bianchi o roseo-porporini, precocemente caduchi - si presentano solitari o in cime per lo più pauciflore; frutto a capsula a 5-10 valve e contenete più semi.

PS: queste specie formano ibridi abbastanza facilmente e spesso sono autosterili. Si tratta di piante pioniere, ovvero che si insediano nei terreni ai primi stadi evolutivi.

cis er1

cis er2

-Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv.) Greuter et Burdet (Cistus incanus L.) CISTO ROSSO

NP – Medit. - III-V – Non comune.

Arbusto assai ramoso (rami brevi), a pubescenza biancastra, alto 30-150 cm; foglie opposte (15-50 x 5-25 mm), ovate, rugoso-reticolate, con picciolo di 2-4 mm; fiori solitari o in cime fino a 8 elementi, a 5 sepali vellutati e 5 petali rossi, lunghi 2-3 cm; il frutto è una capsula ovata, acuta in alto e lunga da 6 a 12 mm. La nostra sottospecie si caratterizza per la pubescenza della pianta assai densa e lanosa, ma in assenza o estrema rarità di peli ghiandolari, per il margine delle foglie piano o quasi e per il picciolo lungamente connato in basso.

Habitat: macchie, garighe o radure boschive asciutte e assolate.

Distribuzione sul territorio:

  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub C. incanus); Gestri & Lazzeri 2021.
  • Colline di Montemurlo: Biagioli & al. 2002; nuovi ritrovamenti: sopra la Rocca di Montemurlo (2020).
  • Colline di Prato: nuovi ritrovamenti: a S C. Capraia sopra Figline (2021).
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Cisto rosso): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: P. a Caiano.
  • Monteferrato: Biagiolo & al 2002 (sub C. incanus L.): pochissimi esemplari al margine del bosco nel podere Pianali e sul versante N del M. Mezzano (Montemurlo).

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-Cistus monspeliensis L. CISTO DI MONTPELLIER

NP – Medit.-Macaron. - IV-V – Non molto comune (localizzato).

Arbusto aromatico e vellutato-vischioso, sempreverde, a fusti ramificati, alto fino a 1 m; foglie (3-6 X 25-50 mm) sessili, opposte, da lanceolate a lineari, reticolate e a tre nervature, a margini spesso revoluti; i fiori, del diametro di 2-3 cm, hanno lo stilo molto breve, 5 petali bianchi e 5 sepali ovati, lunghi la metà dei petali ed uguaglianti i pedicelli; sono riuniti in cime unilaterali di 2-8 su peduncolo comune eretto e lungo 2-4 cm; il frutto è una capsula glabrescente 2-3 volte più breve del calice.

Habitat: macchie e garighe assolate e secche su suolo acido.

Distribuzione sul territorio:

  • Montalbano: Sandri & Fantozzi 1895: a Mont'Albano a Pietramarina e San Giusto (Carmignano); Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
  • Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S).

NB: questa specie è presente sui rilievi della Calvana, ma solo su terreno acido (P. Farnetto) nel comune di Calenzano (FI) (Gestri & Peruzzi 2016).

cis salv1

Cis sal2

-Cistus salvifolius L. CISTO FEMMINA

NP – Medit. – IV-VI – Comune.

Cespuglio alto 30-80 cm, ramoso, poco odoroso e non vischioso; foglie pelose, ovato-oblunghe, brevemente picciolate e opposte; i fiori sono a 5 petali bianchi 2 volte più lunghi dei sepali (corolla fino a 4-5 cm di diametro) e riuniti alla sommità in cime ascellari di 1-4 posti su peduncoli assai più lunghi del calice; la capsula è pentagonale e tomentosa. Le foglie assomigliano a quelle della salvia da cui l’aggettivo specifico. La distinzione dalla specie precedente è basata soprattutto sulle foglie che sono picciolate (anche se brevemente) e sulla grandezza superiore della corolla.

Habitat: specie eliofila di gariga, macchie, boschi chiari di latifoglie.

Distribuzione sul territorio:

  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946; Gestri & Lazzeri 2021.
  • Calvana: Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Cisto femmina): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Maugini 1946: Poggio del Cerreto (a W del Bargo, Poggio a Caiano); Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Fiori 1914; Messeri 1936 (sub C.s. L. var. vulgaris Willk. f. brevipedunculatus Willk.); Arrigoni & al. 1083; Biagioli & al. 2002: prob. l'arbusto più comune in zona...taglia inferiore e foglie ridotte rispetto...alle zone limitrofe.
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).

cis xfl

NB: probabilmente nel nostro territorio, anche se non è mai stato segnalato, è presente l'ibrido fra C. salvifolius e monspeliensis (Cistus xflorentinus Lam.), che si caratterizza per essere un arbusto alto 40-150 cm, a foglie pubescenti sulla faccia superiore, picciolate e non cordate e a fiori con 5 petali bianchi, 5 sepali non dilatati, ovario (e capsula) a 5 logge, riuniti in infiorescenze a cima unilaterale di 1-8 fiori.

 

Il genere Fumana

conta 13 specie a distribuzione europea (8 presenti in Italia). Si tratta di suffrutici a foglie quasi sempre alterne e ± lineari, fiori con corolla gialla, sepali con i 2 esterni più piccoli dei 3 interni, stami esterni sterili (ridotti al solo filamento), capsula a 3 valve e semi dotati di un'evidente cresta dorsale.

fum eri

-Fumana ericifolia Wallr. FUMANA MEDITERRANEA

Ch suffr – Medit. - III-VII – Rara.

Suffrutice legnoso alla base, a rami ascendenti, sottili e arcuato-divergenti, alto fino a 15 cm o poco più; foglie alterne, senza stipole, rigide, lineari (lunghe fino a 1,5 cm), almeno le superiori canalicolate, ciliate sparsamente al margine, acute e mucronulate all'apice; i fiori - a corolla gialla, del diametro di ca. 2 cm, sepali ghiandolosi e ciliati, di 5-10 mm - sono posti, solitari all'ascella fogliare, su pedicelli ghiandolosi, più lunghi del calice e ripiegati in basso nel frutto, che è lungo 5-7 mm.

Habitat: boscaglie su terreni (soprattutto calcarei) aridi, rocciosi o sabbiosi in ambienti assolati e caldi (dalla costa alla regione collinare submediterranea).

Distribuzione sul territorio:

  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmigano.
  • Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S/C).

fum pro

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-Fumana procumbens (Dunal) Gren. et Godr. FUMANA COMUNE o PROSTRATA

Ch suffr – Euro-Medit.-Pont. - V-VI – Poco comune.

Suffrutice di 5-20 cm, legnoso in basso e a rametti pelosi, ma non ghiandolosi, prostrati (caratteristica distintiva più evidente rispetto a F. ericifolia che ha i rametti ascendenti!) e diffusi; foglie lunghe 8-12 mm, prive di stipole, alterne, ciliate e mucronate; fiori a 5 petali gialli e 5 sepali di ca. 6 mm, solitari all'ascella fogliare e in numero di 1-4 su ogni rametto fiorifero; i pedicelli sono abbastanza spessi, riflessi e più brevi dei sepali; il frutto è una capsula glabra, ovale e trigona.

Habitat: boscaglie, prati steppici su terreni aridi, rocciosi o sabbiosi, soprattutto su calcare e, almeno da noi, ofiolitico.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino pratese principale: Venturi 2016: M. Scalette (Cantagallo); Gestri 2018: conferma per M. Scalette; nuovi ritrovamenti: Terrabianca (2014) (Cantagallo).
  • Calvana: Fiori 1914 (sub Helianthemum fumana); Arrigoni & Bartolini 1997; Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Fumana comune): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Sandri & Fantozzi 1895 (sub Helianthemum fumana Mill.): qua e là a M. Albano: riportato da Baroni 1897-1908; Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
  • Monteferrato: Messeri (sub Helianthemum fumana Mill. var. typicum Fiori); Biagioli & al. 2002: ambienti rupestri serpentinosi (Prato, Montemurlo).
  • Monte Le Coste: Gestri & Peruzzi 2013b (c).

 

Il genere Helianthemum

conta un'ottantina di specie che in gran parte vegetano in Europa meridionale e area mediterranea, inoltre alle Canarie, Asia centrale e orientale (una ventina di specie in Italia con diverse sottospecie). Si tratta di piante arbustive, suffrutici e più raramente di erbacee a foglie sono intere, opposte o anche alterne, con o senza stipole, fiori a 3 o 5 sepali con gli esterni più brevi e stretti degli interni, 5 petali caduchi, gialli, rosati, aranciati o bianchi, stimmi capitati, in cime terminali a racemo, solitari o altri tipi di infiorescenza ± ricca; frutto a capsula ovata, trivalve a più semi.

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-Helianthemum nummularium (L.) Mill. subsp. obscurum (Celak.) Holub ELIANTEMO OSCURO

Ch suffr – Europ. – V-VIII – Relativamente comune.

Suffrutice, legnoso in basso, a fusti prostrati o ascendenti, lunghi al max. 30-40 cm; le foglie, da oblunghe a lanceolate, sono opposte, con picciolo di 2-4 mm e dotate di stipole erbacee lanceolate alla base; i fiori presentano 5 petali gialli (raramente bianchi o rosei) di diametro sui 2 cm, che ricordano il sole (da cui il nome generico: helios=sole + anthemon=fiore), 5 sepali, di cui i 3 interni lunghi il doppio degli esterni, e sono riuniti in cime ± unilaterali di 2-4 o solitari; il frutto è una capsula di 6-9 mm, ricurva e pendente. La subsp. obscurum è caratterizzata dai fiori con petali di 7-12 mm e sepali interni di 5-8 mm e dalle foglie abbondantemente pelose sulle due facce e di colore verde-grigiastro di sotto.

Habitat: prati e incolti aridi e assolati soprattutto in area submediterranea o submontana.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001 e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo (tutti sub H. n. (L.) Mill. sl); Venturi 2006: Limentra orientale; nuovi ritrovamenti: sopra Migliana e su sentiero CAI 16 (2017), da Usella verso il Santo (2018), strada per Gavigno (2021) (Cantagallo); Sassetta (2017), da Cavarzano all'Alpe, sopra Montepiano (2019), verso il Gasperonee (2020); oltre il Valico la Crocetta e sentiero 00 a N della Crocetta (2021) (Vernio).
  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini (sub H. chamaecistus); Gestri & Lazzeri 2021.
  • Calvana: Fiori 1914 (sub H. chamaecistus); Arrigoni & Bartolini 1997 (sub H. m. (L.) Mill. sl); Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: Pian dei Massi (2024).
  • Localizzazioni generiche: Biagioli & al. 1999 (sub Eliantemo maggiore): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano.
  • Monteferrato: Fiori 1914 (sub H. chamaecistus); Messeri 1936 (sub H. chamaecistus Mill. subsp. barbatum Grosser var. hirsutum Grosser f. lanceolatum Grosser);
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).
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Il genere Tuberaria

conta una decina di specie presenti in Europa e alle Canarie (6 in Italia). Si tratta di piante erbacee annuali o perenni, a fusti eretti o ascendenti, foglie intere, ovato-lanceolate, in rosetta basale e opposte sul fusto; fiori a 5 petali gialli (spesso con macchia alla base), 5 sepali, stigma sessile o quasi, riuniti in cime terminali; capsula a tre valve.

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-Tuberaria guttata (L.) Four. FIOR GALLINACCIO COMUNE

T scap – Euro-Medit.-Subatl. - III-V – Non comune.

Erbacea a fusticino eretto o ascendente e ramificato, alta da 5 a 20 cm, pelosa (peli patenti); le foglie della rosetta basale, spatolate, scompaiono prima della fioritura, le cauline sono opposte, lineari-lanceolate, con piccole stipole sottili e revolute al margine; i fiori - di 1-2 cm di diametro, con petali gialli spessissimo dotati di una macchia bruno-porpora alla base (guttata = macchiata), precocemente caduchi, sepali più brevi e pelosi così come i peduncoli - sono raggruppati in brevi cime unilaterali pauciflore; frutto a capsula ovata, a 3 valve, glabra e con numerosi semi.

Habitat: incolti, praterie e schiarite boschive su suolo acido e sabbie.

Distribuzione sul territorio:

  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub Helianthemum guttatum); Gestri & Lazzeri 2021.
  • Localizzazioni generiche: Baroni 1897-1908 (sub Helianthemum guttatum Mill.): a Prato (Somm. herb.); Biagioli & al. 1999 (sub Fior gallinaccio): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Fiori 1914 (sub Helianthemum guttatum); Messeri 1936 (sub Helianthemum guttatum Gross. var. eriocaulon (Daval.) Gross.); Arrigoni & al. 1983; Biagioli & al. 2002: su rocce e pietraie serpentinose … anche in schiarite di pineta ... (Prato, Montemurlo).

NB: la specie è presente, rarissima, anche sui rilievi della Calvana, ma solo presso la discarica a P. Farnetto (Calenzano, Firenze) (Gestri & Peruzzi 2016).

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