Cucurbitaceae
FAMIGLIA CUCURBITACEAE
Questa Famiglia, costituita da più di un centinaio di generi e ca. 650 specie, è distribuita nelle zone tropicali (soprattutto) e temperate del globo. Si tratta in genere di piante erbacee, ma anche legnose (arbusti, alberi e liane), caratterizzate dalla presenza di fusti per lo più volubili e dotati di viticci (= cirri) di sostegno, foglie semplici, palmate e alterne, fiori – unisessuali (piante monoiche o dioiche), attinomorfi, pentameri, gamopetali (corolla a campana o a ruota) e con ovario infero a cui è saldato il calice - solitari o riuniti in cime ascellari; i frutti si presentano carnosi e indeiscenti, spesso con semi numerosi.
PS: a questa Famiglia appartiene un alto numero di specie coltivate a fini alimentari dall'uomo, ma anche molte piante altamente velenose.
NB: Stampi nel 1967 segnala la presenza di Cucurbita pepo L., ovvero dello zucchino, alle Cascine di Tavola. Capita anche oggi di incontrare questa pianta in incolti, soprattutto umidi, presso orti o campi in cui viene coltivato. Si tratta sempre di na presenza occasionale in quanto non riesce a naturalizzarsi (almeno per ora) nel territorio italiano.
Il genere Bryonia
conta poco più di 10 specie distribuite in Europa, Asia occidentale, N-Africa e Canarie (4 specie in Italia). Si tratta di erbacee perenni, dioiche, a fusti volubili dotati di cirri semplici, radici carnose, foglie non composte palmate, fiori a corolla bianco-vedastra, con i maschili riuniti in racemi ascellari; i frutti sono globosi e del diametro di 0,6-1 cm, lisci, rossi a maturità e che non si aprono proiettando i semi all'esterno.
-Bryonia dioica Jacq. BRIONIA COMUNE, VITE BIANCA
G rhiz/H scand – Euro-Medit. - IV-VI – Non molto comune.
Erbacea a radice carnosa, cilindrica e di odore fetido, fusti volubili, gracili e molto lunghi (1-3 m), con cirri spiralati opposti alle foglie; queste si presentano palmato-lobate (ca. tanto lunghe che larghe) a 3-5 lobi, ispide, picciolate e cordate alla base; fiori dioici a corolla bianco-verdastra con evidenti venature longitudinali, riuniti in racemi ascellari più brevi delle foglie, i maschili si presentano più grandi e più lungamente peduncolati; il frutto è una piccola bacca (5-8 mm) gialla e poi rossa, liscia, con succo fetido e contenente 4-6 semi.
Habitat: margini boschi, arbusteti, pendii fresco-umidi.
Distribuzione sul territorio:
- Appennino principale pratese: Sommier 1890: sotto Montepiano; Baroni 1897-1908: Montepiano (Somm.herb.); Porciatti 1959: Pian della Rasa; Gioffredi 1960: Limentra orientale; Arrigoni & al. 2001, Arrigoni & al. 2002 (Vespaio) e Arrigoni & al. 2005: riserva naturale Acquerino-Cantagallo; Venturi 2006: Limentra orientale; Ricceri 2006: Monti a N della pianura pratese; nuovi ritrovamenti: margine strada da Sasseta a Montepiano (2020), dal lago Verde a S. Poto (2022), da Badia di Montepiano a Passo S. Stefano qua e là sul sentiero (2023), sotto la Rocca di Vernio, presso Luciana (2024) (Vernio); presso Gricigliana (2024) (Cantagallo).
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al 1999 (sub Vite Bianca): AMPIL del Monteferrato.
- Monteferrato: Biagioli & al. 2002: a margine di fossi e boschi.
NB: sul Montalbano è stata osservata, estremamente rara, solo nel comune di Serravalle pistoiese (Gestri & Peruzzi 2013a sub B. cretica L. subsp. dioica (Jacq.) Tutin).
PS: la pianta è tutta estremamente tossica perché contiene glicosidi a forte azione revulsiva e vescicante.
Il genere Ecballium
è monospecifico e si caratterizza, all'interno della Famiglia, soprattutto per i fusti privi di cirri e il frutto a capsula, capace a maturità di aprirsi bruscamente proiettando i semi all'intorno.
-Ecballium elaterium (L.) A.Rich. COCOMERO ASININO
G bulb – Euro-Medit. - V-IX – Raro.
Erbacea ispida, a grossa radice carnosa e fetida, fusti striscianti senza villi, lunghi 20-60 cm; foglie picciolate a lamina triangolare cordata alla base, biancastra inferiormente e dentellato-ondulata al margine; fiori monoici lunghi 1,5-2 cm, riuniti in racemi ascellari i maschili e solitari i femminili, a corolla giallastra venata di verde; frutto (1-2 X 2-5 cm) allungato, fortemente ispido, verdastro, peduncolato e pendulo: a maturità si stacca con violenza dalla pianta proiettando i semi ad una certa distanza.
Habitat: macereti, muri, incolti sassosi ecc. (più comune sul litorale).
Distribuzione sul territorio:
- Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: a margine del bosco in esposizione S (Sofignano, Vaiano).
- Localizzazioni generiche: Biagioli & al 1999 (sub Cocomero asinino): AMPIL del Monteferrato (pianura).
NB: anche questa cucurbitacea è estremamente tossica e va evitato non solo l'ingestione, ma anche di manipolarla eccessivamente; attualmente è vietato l'uso fitoterapeutico.