Equisetaceae

FAMIGLIA Equisetaceae

Questa Famiglia è costituita da un unico genere: Equisetum (vedi).

 

Il genere Equisetum

è costituito da 15 specie (e diversi ibridi) ed ha distribuzione cosmopolita (in Italia 9 specie e 5 ibridi riconosciuti). Si tratta di piante che vegetano soprattutto in ambienti umidi formando spesso estese colonie grazie alla loro struttura radicale rizomatosa sotterranea; in alcune entità le parti aeree scompaiono in inverno. L'identificazione delle varie specie è spesso problematica a causa dell'ampia variabilità morfologica: per il riconoscimento sarà indispensabile osservare dettagli particolari e caratteristici come le guaine o la presenza di apicoli alla sommità delle piante. Il rizoma si presenta orizzontale ed articolato; i fusti (o culmi o rami di prim'ordine) sono fistolosi e possono essere: 1) fertili se quando giungono a maturità sono dotati nella regione apicale di strobili di sporofilli (dove sono contenute le spore), hanno colore biancastro, giallastro o brunastro (sono privi di clorofilla) e presentano nodi dotati di foglie ridotte a squame (o raramente rami di 2° ordine) ed internodi; 2) gli sterili, quelli che non presentano a maturità strobili di sporofilli, hanno colore verde (presenza di clorofilla) e sono anch'essi dotati di internodi e nodi dotati di foglie a scaglie e alla cui base si inseriscono spesso rami di 2° ordine (che possono essere dotati anch'essi di nodi e internodi) riuniti in vario numero in verticilli: rami di 1°, 2° e 3° ordine sono solcati verticalmente e quindi sono provvisti di coste ± profonde. Le foglie (dette anche guaine) sono raggruppate a livello dei nodi, hanno colore verde con apice acuminato e brunastro (denti), forma lanceolata, sono concresciute, erette, appressate al fusto e nel numero possono variare da qualche decina a poche unità: sono importanti per il riconoscimento delle varie specie. Lo strobilo è costituito da vari sporofilli in forma di piccoli scudi peduncolati raggruppati nella zona apicale del fusto.

Alcune specie, quelle del sottogenere Hippochaete, non presentano i due tipi di fusto di cui sopra (fertile e non): sono quelle caratterizzate dalla persistenza dei fusti aerei in inverno e dalla presenza di mucrone apicale sullo strobilo. Sono contrapposte a quelle del sottogenere Equisetum che hanno fusti fertili e sterili (come si diceva), perdono in inverno le parti aeree e non presentano strobilo con mucrone apicale.

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-Equisetum arvense L. EQUISETO (CODA DI CAVALLO) DEI CAMPI

G rhiz – Circumbor. - Spor. III-V – Comune.

Erbacea pteridofita a fusti fertili (che appaiono prima degli sterili) alti 10-25 cm, di colore biancastro ± rosato, semplici, con guaine lasse, a 6-15 denti acuti, bruni con una linea centrale più scura: la spiga sporifera è lunga 1-3(-4) cm; i fusti sterili, a coste non molto numerose e solchi profondi, sono alti fino a 80 cm, gracili, non ramosi, mostrano verticilli di rami secondari poco numerosi ed eretto-patenti, le guaine hanno meno di 12 denti (questi ultimi 2 caratteri sono importanti per il riconoscimento della specie). Fa parte del sottogenere Equisetum (fusti aerei che scompaiono in inverno e spighe apicolate).

Habitat: prati e campi umidi, zone marginali presso fossi o corsi d'acqua.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Venturi 2006: Limentra orientale; Gestri 2018: Cantagallo, Vernio.
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Cascine di Tavola: Stampi 1967; Gestri & Lazzeri 2021.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Biagioli & al. 2002: diffuso nei terreni anche pesanti, a buona ritenzione d'acqua.
  • Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S).

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-Equisetum hyemale L. segnalato da Biagioli & al. 2002 sul Monteferrato, ma molto probabilmente è da considerare un refuso: è specie rarissima in Toscana e vegeta in altre tipologie ambientali.

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-Equisetum ramosissimum Desf. EQUISETO RAMOSISSIMO

G rhiz – Circumbor. - Spror. V-IX – Abbastanza comune.

Erbacea pteridofita con parti aeree persistenti anche in inverno, a fusti abbastanza gracili, tutti fertili e spesso ramosi, alti da 30 cm a più di 1 m: presentano una lacuna centrale assai ampia (visibile in sezione), esternamente da 8 a 20 solchi longitudinali profondi e ai nodi abbondanti rami verticillati sottili: i più lunghi originano dai nodi medi; guaine di 15-20 mm, inizialmente verdi e poi brune con una banda nera alla base; i denti, nerastri e a margine chiaro, hanno punta sottile; gli strobili sono mucronati, densi e lunghi 8-15 mm. Appartiene al sottogenere Hippochaete (fronde epigee persistenti in inverno e spiga apicolata).

Habitat: prati, incolti, aree sabbiose o ciottolose umide, margini stradali.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: nuovi ritrovamenti: da Montepiano verso il Gasperonee (2018) (Vernio).
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Cascine di Tavola: Gestri & Lazzeri 2021.
  • Colline di Montemurlo: nuovi ritrovamenti: davanti a Villa Strozzi (Bagnolo) (2010).
  • Localizzazioni generiche: Caruel 1870: Prato (Marc!); Baroni 1897-1908: Prato (Marc. in Car. II); Fiori 1945 [sub E. r. Desf. var. campanulatum Trevisan f. tenue Fiori (Fiori)]: Prato (Marcucci) e presso Prato (Somm.); Biagioli & al. 1999 (sub Equiseto ramosissimo): AMPIL del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Fiori 1914 e 1945; Messeri 1936; Biagioli & al. 2002: specialmente negli incolti pedecollinari.
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (S/C).

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-Equisetum telmateia Ehrh. EQUISETO MASSIMO

G rhiz – Circumbor. - Spor. III-V – Comune.

Erbacea a fusti fertili alti 20-40 cm, assai robusti (diametro di 1-2 cm con ampia cavità centrale), lisci, biancastri, con guaine brune serrate, ravvicinate e terminanti in 20-30(-40) denti, bruni e a bordo chiaro; gli strobili sono lunghi 4-8 cm e larghi 1-2 cm; i fusti sterili (che compaiono successivamente anche a distanza di settimane) possono raggiungere i 2 m e più di altezza con diametro fino a 2 cm, sono bianco avorio con 20-40 coste e presentano (al contrario dei fertili) numerosi rami verticillati, lunghi, gracili, con i superiori che possono eccedere in altezza il fusto principale. Fa parte del sottogenere Equisetum (fusti aerei che scompaiono in inverno e spighe apicolate).

Habitat: aree ombrose ed umide.

Distribuzione sul territorio:

  • Appennino principale pratese: Venturi 2006: Limentra orientale.
  • Bargo di Poggio a Caiano: Maugini 1946 (sub E. maximum); Gestri & Lazzeri 2021.
  • Calvana: Gestri 2009 e Gestri & Peruzzi 2016: Prato, Vaiano, Cantagallo.
  • Localizzazioni generiche: Ricceri 1998; Biagoli & al. (sub Equiseto maggiore): Ampil del Monteferrato.
  • Montalbano: Gestri & Peruzzi 2013a: Carmignano, P. a Caiano.
  • Monteferrato: Ricceri 1993; Biagioli & al. 2002: diffuso ovunque ci sia acqua in superficie o sufficiente umidità nel suolo.
  • Monte Le Coste e Poggio alle Croci: Gestri & Peruzzi 2013b (C/S).

 

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